Inchiesta Alvignano, PRC teme strumentalizzazioni in vista dei ballottaggi

di Redazione
Rifondazione ComunistaLa segreteria regionale di Rifondazione Comunista è intervenuta in merito all’indagine della magistratura riguardante l’inchiesta su Alvignano che ha coinvolto il direttore generale della provincia di Caserta Anthony Acconcia oltre a Domenico Bove (Udeur), Giacomo Caterino (Udeur), Sergio Romano (PRC) e Antonio Simeone.

Giosuè Bove, segretario PRC CasertaLa nota del partito a firma di Peppe De Cristofaro (segretario regionale PRC Campania), Giosue’ Bove (segretario provinciale PRC Caserta), Statia Papadimitra (coordinatrice provinciale giovani comunisti – Caserta) afferma: “In merito agli arresti nell’ambito dell’inchiesta su Alvignano, che hanno coinvolto anche alcuni esponenti della Provincia di Caserta, pur esprimendo piena fiducia nella magistratura e auspicando che l’inchiesta faccia il suo corso nel più breve tempo possibile, non possiamo non sottolineare, a due giorni dai ballottaggi di Santa Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca e Casal di Principe, il rischio che si determini un clima avvelenato e che vi sia un utilizzo strumentale e abnorme da parte del centro destra della vicenda. Per quanto riguarda il nostro partito, siamo convinti e ci auguriamo che Sergio Romano possa dimostrare immediatamente la propria estraneità ai fatti: ovviamente, come da prassi consueta, il compagno viene sospeso dal partito fino a quando non sarà definitivamente chiarita la sua posizione”.

Attestati di solidarietà arrivano anche dal presidente della provincia di Caserta Sandro De Franciscis. Ricordiamo che, oltre alla sospensione di Sergio Romano, la federazione regionale del partito dei Popolari Udeur ha sospeso, in via cautelativa i due consiglieri provinciali Bove e Caterino.

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