Morte 16enne, Piazza e Napolitano: “Disonorevole balletto di ordinanze”

di Redazione

 MONDRAGONE. “C’è un limite a tutto, anche all’incompetenza. L’amministrazione comunale non sembra invece rendersi conto che quel limite lo ha già decisamente superato”.

Parole dei consiglieri Giuseppe Piazza e Agostino Napolitano, secondo cui questa tesi è confermata dal “disonorevole balletto di ordinanze” seguite alla tragica morte del sedicenne lanciatosi dal terzo piano di un edificio dei Palazzi Cirio.

“In qualsiasi parte del mondo civile, – sostengono Piazza e Napolitano– una volta appresa la notizia di una disgrazia, qualsiasi sindaco o vicesindaco avrebbero immediatamente sospeso i festeggiamenti senza aspettare di farlo all’indomani e, per di più, sulla spinta di una crescente indignazione popolare e dopo una serata di canti e balli proprio a pochi metri dal luogo dove il giovane aveva trovato la morte. A Mondragone, invece, è accaduto. La giunta Schiappa ha emanato una prima ordinanza in cui vietava i festeggiamenti su tutto il territorio cittadino fino alla celebrazione dei funerali, danneggiando commercianti e titolari di stabilimenti balneari e, in più, beffando gli ambulanti cui era stato ordinato di rimuovere le bancarelle su viale Margherita ed i quali avevano già pagato la relativa tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Il giorno dopo, accortisi che i funerali non sarebbero stati celebrati subito, la giunta ha emesso una nuova ordinanza di revoca della sospensione dei festeggiamenti limitandosi a ribadire la partecipazione di un proprio rappresentante alle esequie. Esequie cui saremo presenti per manifestare la nostra vicinanza alla famiglia Boccolato per il grandissimo dolore che l’ha colpita”.

“Alla luce di questo indecoroso balletto, – concludono i consiglieri – non avendo, comunque, ancora compreso se sia stato proclamato o meno il lutto cittadino, non ci si può che dirsi seriamente preoccupati ad essere amministrati da una giunta andata in confusione rispetto ad un evento che richiedeva un minimo di buon senso ed umanità, due doti che non si sono viste né durante né dopo questa tragica vicenda. Il sindaco ha ora un solo modo per salvare la faccia: chiedere scusa alla città”.

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