Lacrimogeni lanciati dal ministero della Giustizia: Severino apre indagine

di Redazione

 ROMA. Continuano le polemiche dopo gli scontri di mercoledì a Roma tra studenti e forze dell’ordine in occasione dello “sciopero europeo”.

Un filmato, diffuso da Repubblica.it, fa scoppiare un nuovo caso. Nelle immagini, girate con uno smartphone da un appartamento di via Arenula, si vede il palazzo del ministero della Giustizia e, in strada, i manifestanti che corrono dopo aver forzato il blocco della polizia. Dopo pochi secondi, da alcune finestre del secondo piano e dal tetto del ministero si vedono partire dei lacrimogeni che finiscono tra la folla. In totale tre lanci: due dalle finestre del secondo piano, uno dal tetto.

Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha immediatamente disposto un’indagine interna ed esprime “inquietudine e preoccupazione”. “Dai primi accertamenti, è stato verificato che lacrimogeni a strappo, come quelli che sembrerebbero essere stati lanciati dal Ministero” durante lo sciopero europeo, “non sono in dotazione al reparto di polizia penitenziaria di via Arenula”, fa sapere il ministro della Giustizia, assicurando che “le verifiche proseguiranno con il massimo impegno, con il dovuto rigore e con la massima tempestività”.

“Serve chiarezza sul lancio di lacrimogeni avvenuto mercoledì scorso: per questo abbiamo avanzato una interrogazione al ministro dell’Interno Cancellieri perché si capisca subito cosa è avvenuto. La verità è nell’interesse dei manifestanti, degli agenti e dell’opinione pubblica”,sottolinea Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza Pd.

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