ASCOLI.I magistrati del pool teramano che indaga sul delitto di Melania Rea, la mamma 29enne di Somma Vesuviana (Napoli) uccisa a coltellate a Ripe di Civitella (Teramo) tra il 18 e il 20 aprile scorsi, hanno effettuato mercolerdì mattina un altro sopralluogo nel bosco del delitto.
Per l’omicidio è in carcere a Teramo il marito della donna, il caporalmaggiore dellEsercito, Salvatore Parolisi. Accompagnato dai carabinieri del reparto operativo, il pm Davide Rosati ha voluto verificare lesistenza di un percorso alternativo e più diretto nella zona circostante.
Il magistrato ha percorso a piedi assieme ai militari il tracciato che collega il boschetto fino alla frazione di Cerqueto: è stato calcolato che i tempi di percorrenza, a piedi, fino alla frazione, sono di circa 10 minuti, ma inferiore per chi è allenato alla camminata veloce. Scopo del magistrato è dimostrare che lautore del depistaggio, che è tornato sul posto per infierire sul corpo della vittima, può aver raqgiunto a piedi la zona utilizzando un percorso meno frequentato e più diretto.
Nello stesso tempo sono stati verificati gli spazi di visibilità tra i punti di appostamento delle sentinelle militari quando in zona viene frequentato il poligono di tiro. Anche in questo caso gli investigatori vogliono verificare le dichiarazioni dei testimoni e in particolare del militare che nel giorno della scomparsa era al poligono per esercitazione e che aveva il compito di controllare i movimenti di persone non autorizzate al transito.