Berlusconi: “Se mi tiro indietro, Tremonti possibile candidato”

di Redazione

 ROMA. Da Alfano a Tremonti. Il testimone di possibile successore di Silvio Berlusconi passa di mano: dal ministro della Giustizia – poi smentito – a quello dell’Economia.

“Se mi chiederanno di candidarmi mi ricandido, ma se mi tiro indietro Tremonti è un possibile candidato”, sono le parole del premier intervistato da Bruno Vespa a Porta a porta che andrà in onda in serata. “Vedremo alla fine di questa legislatura se sarà necessario per il centrodestra mettermi ancora quale candidato alla guida del governo”, in quel caso “io non mi tirerò indietro, se invece verranno fuori altre personalità, e ne abbiamo diverse, Tremonti in primis, che possano suscitare consenso elettorale, e sarà l’ampia gamma di sondaggi di cui disporremo che ci dirà se sarà così, io sarei felice di poter magari restare ancora in politica ma occuparmi del partito e lasciare ad altri la conduzione del governo”. Nel corso dell’intervista il presidente del Consiglio ha poi dato indirettamente ragione al capo del dicastero economico: “Ci sono situazioni del bilancio che richiedono assoluto rigore e Tremonti non può inventare disponibilità che nel bilancio non ci sono. La crisi c’è ancora, non è possibile in questo momento pensare a una riduzione della pressione fiscale”.

La possibile successione di Tremonti è vista con favore da Roberto Maroni. “Tremonti è un ottimo ministro e sarebbe un ottimo premier”, ha commentato il capo del Viminale. “Se lo ha detto Berlusconi…”, si limita a dire il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. In linea il commento “dell’ex delfino”, Angelino Alfano: “Se l’ha detto Berlusconi è una cosa condivisibile”.

“DA PROCURA CAMPAGNA EVERSIVA”.Berlusconi a Porta a porta ha poi ripetuto le sua accuse alla procura di Milano. “È in corso e continua questa campagna eversiva da parte di una procura di cui i cittadini italiani dovrebbero tenere assolutamente conto. Le accuse nei processi contro di me sono infondate, ridicole e assurde. I giudici volevano farmi fuori con una chiara eversione rispetto al giudizio degli elettori. Gli elettori si devono regolare”.

ELEZIONI.Il capo del governo ha poi ribadito di considerare la prossime amministrative “un test politico” e di essere sicuro di vincerle “anche se c’è un clima da guerra civile e non certo per colpa nostra. Le sinistre annoverano tra i loro sostenitori i centri sociali in cui si annidano molti facinorosi”.

“IMMIGRATI: POCHI, NON FANNO PAURA”.Berlusconi ha poi affermato che l’Italia non può avere paura dell’arrivo di pochi immigrati. “Siamo un Paese di 60 milioni di abitanti: non dobbiamo aver paura dell’arrivo di qualche migliaio di persone. Immigrati ne arriveranno perché la situazione in Libia è complicata, così come in Tunisia. Cercheremo di distribuirli in tutta Europa”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico