Aversa, il Tar condanna ancora i dinieghi del Comune su strutture sanitarie: è il turno di Omega

di Redazione

Aversa (Caserta) – Per la quarta volta in dieci anni il Tar Campania interviene contro il Comune di Aversa sull’ormai infinita vicenda della struttura sanitaria polivalente richiesta dalla società Omega, annullando l’ennesimo diniego dell’ente e parlando, in sostanza, di un provvedimento privo di fondamento e di motivazione a fronte di un’istruttoria dettagliata presentata dal privato. Una nuova pronuncia che si abbatte soprattutto sull’ufficio tecnico comunale e che apre la strada a un possibile pesantissimo conto risarcitorio per le casse cittadine.

L’origine del contenzioso – La storia parte nel 2014, quando Omega, assistita dall’avvocato Fabrizio Perla, presenta istanza per realizzare una struttura sanitaria polivalente integrata in un’area a destinazione specifica nella zona sud di Aversa. L’ente resta a lungo inerte, costringendo la società a rivolgersi al Tar Campania, che nel 2015, con la sentenza numero 2809, condanna il Comune e sancisce l’obbligo di pronunciarsi sulla richiesta.

I primi dinieghi bocciati dal Tar – Quando sta per insediarsi il commissario ad acta nominato proprio per dare esecuzione alla sentenza, il Comune prova a chiudere la partita adottando un provvedimento di rigetto fondato su presunte questioni di destinazione urbanistica dell’area. Anche questo atto viene impugnato dall’avvocato Perla e nel 2019, con la sentenza numero 5953, il Tar lo annulla nel merito, riconoscendo che l’intervento proposto è conforme sotto il profilo urbanistico e che il diniego comunale è privo di reale fondamento.

La terza condanna e il nuovo stop – Nonostante ciò, l’amministrazione resta ancora una volta ferma. Si arriva così a un nuovo ricorso e, nel 2022, alla sentenza numero 6070, con cui il Tar condanna di nuovo il Comune per l’inerzia. Ma, anche in questo caso, mentre il commissario è in procinto di insediarsi – addirittura nel giorno stesso previsto per l’avvio del suo mandato – l’ente adotta un nuovo diniego, questa volta motivandolo con la presunta necessità di un preventivo parere favorevole dei vigili del fuoco.

La sentenza del 13 novembre – Sull’ultimo stop interviene ora la sentenza numero 7414 del 13 novembre, con cui il Tar accoglie ancora una volta il ricorso di Omega, assistita dall’avvocato Perla. Il giudice amministrativo chiarisce l’illegittimità e l’assoluta inconsistenza del diniego comunale, sottolineando come il provvedimento sia, di fatto, privo di qualsiasi spiegazione o motivazione, soprattutto se raffrontato ai puntuali e articolati chiarimenti depositati dalla società ricorrente. In particolare, Omega ha evidenziato l’assurdità di un nuovo diniego fondato sul parere dei vigili del fuoco dopo dieci anni e tre sentenze e ha spiegato dettagliatamente che, per il tipo di realizzazione progettata, non è nemmeno richiesto un parere preventivo favorevole del corpo nazionale.

Spese a carico del Comune e rischio maxi risarcimento – Il Tar condanna ancora una volta il Comune di Aversa al pagamento delle spese di giudizio e non manca di stigmatizzare il comportamento dell’ente in una vicenda segnata da dinieghi ritenuti immotivati e illegittimi, puntualmente sconfessati in sede amministrativa. In questo quadro, appare sempre più concreto lo scenario di un ingente risarcimento danni in favore di Omega, che rischia di aggiungersi alle già note partite contenziose legate ai casi Lisieux e, più di recente, Idea, pesando ulteriormente sui conti pubblici cittadini.

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