EDA Caserta, gara provinciale sui rifiuti. Uiltrasporti: “Rischio di un mega contenzioso”

di Redazione

Un atto di accusa frontale contro l’Eda – Ente d’Ambito di Caserta: la UilTrasporti Campania denuncia il mancato riscontro alla richiesta formale di incontro inviata l’11 settembre scorso e avverte sui rischi giuridici ed economici della cosiddetta “mega gara” provinciale sui rifiuti. «Non possiamo esimerci dal denunciare con estrema fermezza il comportamento gravemente irresponsabile dell’Eda Caserta, che ha scelto di gestire in maniera autoritaria e unilaterale l’intero iter della cosiddetta “mega gara” provinciale sui rifiuti, poiché ha ignorato e disatteso la formale richiesta di incontro che avevamo inoltrato in data 11 settembre 2025», dichiara il segretario regionale Giovanni Guarino.

Strappo istituzionale e violazione delle regole – «Un atteggiamento che rappresenta un vero e proprio strappo istituzionale, lesivo delle prerogative sindacali e contrario ai principi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa», prosegue Guarino. «L’Eda Caserta, scegliendo deliberatamente di non rispondere, si pone in aperta violazione delle norme che garantiscono il confronto e la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori, configurando un modello gestionale che definire autoritario appare persino riduttivo. Non è comprensibile su quale criterio giuridico l’Eda Caserta fondi la propria decisione di evitare il confronto sindacale, trattandosi non di una facoltà discrezionale ma di un obbligo previsto dalle norme costituzionali, nazionali e regionali». E ancora: «Se questi sono i presupposti, non osiamo immaginare il futuro».

Fabbisogni, costi e contenziosi – Il sindacato contesta anche la base dati utilizzata per stimare i fabbisogni di personale. «La stima dei fabbisogni di personale è stata elaborata sulla base di dati forniti dai Comuni, gli stessi che in passato hanno trasmesso informazioni inesatte, in particolare in materia di personale. Tali errori hanno determinato una distorsione dei costi della manodopera, con conseguente predisposizione di bandi viziosi e sottodimensionati, già oggetto di segnalazioni all’Anac». Secondo UILTrasporti, «la riproposizione di tali criticità su scala provinciale espone l’intera procedura a un elevato rischio di ricorsi, sospensive e rilievi da parte della Corte dei Conti, con possibili profili di danno erariale e ricadute gravi sia per i cittadini, in termini di qualità ed efficienza dei servizi, sia per i lavoratori, sotto il profilo occupazionale e della stabilità contrattuale».

Le richieste “inderogabili” – «Ribadiamo che non si tratta di rivendicazioni arbitrarie. Le norme impongono obblighi chiari e inderogabili». UilTrasporti elenca: clausole sociali obbligatorie per la tutela dei livelli occupazionali; ricollocazione prioritaria dei lavoratori degli ex Consorzi di Bacino; revisione indipendente dei fabbisogni di personale; rispetto integrale della legge regionale 14/2016 e della normativa nazionale sugli appalti. «Non è tollerabile che un ente pubblico si sottragga al confronto istituzionale e calpesti così apertamente i diritti dei lavoratori e le regole democratiche. Quella che viene sbandierata come una mega opportunità rischia di tradursi in un mega contenzioso, i cui costi ricadranno esclusivamente su cittadini e lavoratori».

L’ultimatum – «Auspichiamo che possa prevalere il buon senso e la responsabilità e che quindi pervenga la convocazione richiesta; in mancanza di un immediato e formale riscontro, non escludiamo di organizzare un presidio presso la sede dell’Eda Caserta in occasione dello sciopero nazionale del 17 ottobre prossimo, oltre all’attivazione delle sedi competenti (Anac, Tar, Corte dei Conti e Regione Campania), affinché vengano accertate le violazioni e individuate le responsabilità».

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