Teano, incendio alla “Campania Energia”: diossine sopra i limiti nell’aria

di Redazione

Non si placa l’allarme ambientale a Teano (Caserta), dove il rogo che ha devastato l’azienda di stoccaggio rifiuti Campania Energia continua a far sentire i suoi effetti. A dieci giorni dall’incendio, divampato lo scorso 16 agosto, l’aria nell’area circostante resta gravemente contaminata: le analisi più recenti dell’Arpac indicano livelli di diossine pari a 286 picogrammi per metro cubo normalizzato (pg/Nm3 I-TEQ), una concentrazione quasi duemila volte superiore al valore di riferimento di 0,15 pg/Nm3 I-TEQ, adottato a livello scientifico internazionale.

Braci e fumi tossici a bassa quota – Nei giorni successivi all’evento, i rilevamenti avevano mostrato una temporanea riduzione degli inquinanti. Tuttavia, il quadro si è aggravato nelle ultime ore. L’Arpac ha spiegato che «il fenomeno si è sensibilmente concentrato nell’intorno del sito interessato dall’evento, con la presenza di piccoli focolai e braci (fase di smassamento), favorendo la presenza di fumi molto più concentrati e a bassa quota, essendo cessato l’effetto camino presente nelle prime fasi dell’incendio, che ha favorito il trasporto degli inquinanti verso l’alto». Alla luce del nuovo scenario, l’Agenzia ha deciso di potenziare il monitoraggio installando un ulteriore campionatore ad alto volume nelle immediate vicinanze dell’impianto, ormai ridotto a un cumulo di plastica carbonizzata ancora fumante.

Monitoraggi anche sui suoli agricoli – Le indagini ambientali proseguiranno nei prossimi giorni, sia per quanto riguarda la qualità dell’aria sia per le ricadute al suolo. Tecnici specializzati stanno effettuando campionamenti dei terreni agricoli dell’area, per valutare l’impatto degli inquinanti atmosferici dispersi a seguito dell’incendio.

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