“La cultura è uno strumento per tenere aperto un dialogo anche con chi non la pensa come noi. Nell’Estate da Re a Caserta, manifestazione culturale sostenuta economicamente dalla Regione Campania, si esibiranno un maestro d’orchestra russo e un maestro d’orchestra israeliano: non chiediamo a questi uomini di cultura di rispondere delle scelte politiche di chi guida i loro rispettivi paesi”. Così il presidente Vincenzo De Luca sulle polemiche legate alla presenza del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev il 27 luglio a Caserta per la rassegna “Un’Estate da Re”, programmata e finanziata dalla Regione Campania. Pina Picierno, eurodeputata del Pd, aveva chiesto la cancellazione dell’evento, “per evitare che i soldi dei contribuenti finiscano nelle tasche di un fiancheggiatore di un regime criminale”, definendo Gergiev un “fiancheggiatore del Cremlino”.
L’ultima esibizione di Gergiev in Italia risale al 23 febbraio 2022, a poche ore dall’invasione russa dell’Ucraina. Poi il maestro fu “allontanato” dalla direzione dell’orchestra della Scala per non aver preso le distanze da Putin, come gli aveva chiesto il sindaco Giuseppe Sala. Uno stop arrivato poi anche da altre importanti istituzioni culturali, dalla Carnegie Hall ai Wiener Philharmoniker, alla Filarmonica di Monaco. Ora è in cartellone a “Un’Estate da Re”, con l’Orchestra filarmonica del Teatro Verdi di Salerno e i solisti dell’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.
“Da sempre – aveva già sottolineato De Luca nei giorni scorsi – abbiamo lavorato per valorizzare e favorire l’incontro fra personalità di diversa sensibilità. Abbiamo favorito la presenza di ebrei e palestinesi, di russi e ucraini cercando di non sovrapporre il piano della politica con quello della cultura. Ribadiamo che l’evento costruito nel Duomo di Napoli pochi mesi fa, ha visto la presenza di artisti palestinesi e israeliani, russi ed ucraini. Riteniamo di confermare che la Campania è la regione del dialogo e dell’unione tra i popoli”. IN ALTO IL VIDEO