Aversa (Caserta) – Una serata che ormai è diventata tradizione, attesa e vissuta con entusiasmo da centinaia di studenti dell’Agro Aversano. Ieri sera, al Parco Pozzi, è andata in scena la consueta “Notte prima degli esami”, l’evento ideato e organizzato dalla community e associazione studentesca “Il Maturando in Crisi”, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Aversa.
L’iniziativa rappresenta il momento conclusivo di un percorso avviato durante l’anno scolastico e rivolto in particolare ai rappresentanti degli studenti, con l’obiettivo di accompagnarli nella crescita personale e nel senso di responsabilità sociale.
A portare la loro vicinanza e il loro incoraggiamento, anche autorevoli esponenti delle istituzioni civili e religiose: il sindaco di Aversa, Franco Matacena, monsignor Angelo Spinillo, vescovo della Diocesi, e don Carmine Schiavone, direttore della Caritas diocesana. Particolarmente toccanti le parole del vescovo Spinillo, che ha voluto rivolgere ai maturandi un messaggio di speranza e consapevolezza: “Credo che la maturità, per tanti giovani, abbia un grande significato. È forse il più concreto passaggio a nuove dimensioni di vita. L’esame, che è loro richiesto, non mira solo ad accettarne competenze e acquisizioni, ma soprattutto quella maturità che è la capacità di guardare con interesse la realtà e le esperienze dell’umanità e di trarne sapienza per il cammino futuro. Ci auguriamo che i nostri giovani vivano con grande fiducia questo passaggio e, più che giudicati, si sentano accompagnati e incoraggiati da noi adulti che desideriamo veramente la loro crescita nella partecipazione alla vita”.
Una serata ricca di musica, emozioni e colori, culminata, come da tradizione, con l’esecuzione corale di “Notte prima degli esami”, diventata ormai l’inno di un’intera generazione alla vigilia del primo grande traguardo della vita. L’evento ha saputo unire leggerezza e profondità, offrendo agli studenti non solo un’occasione di festa, ma anche un momento di riflessione e condivisione autentica. Un augurio collettivo, da parte di tutta la comunità, per affrontare l’esame con fiducia e cuore aperto al futuro.