CASAL DI PRINCIPE. Gli agenti del dellUfficio di Polizia Amministrativa e dellImmigrazione del Commissariato di Castel Volturno, diretto dal vicequestore Davide Della Cioppa, ad epilogo di una concisa attività investigativa svolta diniziativa, …
… hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di cinque persone, tre della quali provenienti dalla Nigeria, per reati concernenti il favoreggiamento dellimmigrazione clandestina. Nello specifico, un uomo di Casal di Principe, di 57 anni, gravato da precedenti penali, e la moglie, di 47, insieme a tre nigeriani di 47, 30 e 24 anni, sono sati ritenuti responsabili, in concorso tra di loro, e con una serie di condotte illecite, del reato di favoreggiamento della permanenza nel territorio nazionale di una cittadina straniera irregolare, al fine di trarre dalla sua condizione di illegalità un ingiusto profitto.
Attraverso la creazione di false condizioni (o status) per poter accedere ai benefici della nuova sanatoria prevista dal decreto legge 109 del 16/7/2012, per la quale si è avuto il click day lo scorso 15 settembre, gli indagati avevano avviato una procedura regolare, basata tuttavia su presupposti fittizi e artatamente realizzati, al solo scopo di consentire la regolarizzazione di stranieri clandestini, ovviamente dietro il pagamento di consistenti tariffe, sul cui importo al momento verte il più assoluto riserbo investigativo.
Le indagini si dipartivano da una serie di accertamenti svolti diniziativa, di concerto con lUfficio Immigrazione della Questura di Caserta, e finalizzati a riscontare leffettiva sussistenza dei rapporti di lavoro stipulati dagli stranieri extracomunitari ai fini dellemersione, nella fattispecie del rapporto di lavoro tra la trentenne nigeriana con la qualifica di colf, e lindagato di Casal di Principe, reo di aver sottoscritto presso lo sportello unico dellimmigrazione di Caserta un contratto di lavoro regolare, grazie al quale lo straniero clandestino veniva automaticamente regolarizzato sul territorio, ma basato su di un rapporto di lavoro del tutto fittizio. Proprio questo accertamento svolto in modo inappuntabile dagli agenti dellUfficio Immigrazione di Castel Volturno, consentiva di evidenziare laccordo fraudolento tra luomo e i suoi complici.
Ad aggravare la posizione dellindagato e dei suoi complici vi era, inoltre, che le successive indagini consentivano di acclarare non solo il carattere fittizio del rapporto di lavoro dichiarato dalla straniera ma anche labitualità con cui il principale indagato, visto lapprossimarsi della nuova sanatoria, aveva avviato una vera e propria macchina per favorire lemersione agli stranieri irregolari. Sono, infatti, in corso di verifica altri contratti di lavoro stipulati dal principale indagato, con la complicità di uno dei nigeriani in qualità di intermediario tra lui e gli stranieri da regolarizzare.