CASERTA. Le scuole casertane lanciano un appello agli industriali della provincia di Caserta: aprite le vostre fabbriche ai giovani tecnici ed agli studenti per indirizzarli con gli stage alla cultura del lavoro solo così al sapere si associa il fare per la crescita collettiva.
Lo fanno attraverso il convegno seminario che si è svolto nellambito della rete di istituti che ha come scuola capofila il liceo Pizzi di Capua dirigente scolastico Enrico Carafa, che si è svolto presso laula magna di economia della seconda Università di Napoli diretta da Clelia Mazzoni.
Una giornata full immersion che ha visto il coinvolgimento di oltre 450 studenti e dieci scuole della provincia di Caserta guidate dai Maestri del Lavoro del Centro Studi ed Alta Formazione e dallufficio III Politiche formative dei progetti Europei dellUsr per la Campania.
Presenti con propri stand: il Liceo Pizzi ds prof. Enrico Carafa; Liceo Garofano ds prof. Giovanni Di Cicco; G.B.Novelli ds prof.ssa Emma Marchitto; P.S.Lener ds Alfonsina Corvino; IPSSART Teano ds prof. Raffaele Mannarelli; Leonardo da Vinci ds prof. Michele Vigliotti, M. Buonarroti – ds prof.ssa Antonia Di Pippo; Federico II ds prof. Angelo Barbato, G. Ferraris- ds prof. Giuseppina Palmieri e istituto Righi – Nervi ds prof. Renato Botte.
Un tema di grande attualità quella della formazione alla luce della nuova riforma Fornero che riscopre lapprendistato a partire dai sedici anni in poi.
Ma non solo di questo si è parlato nel convegno coordinata dallattrice Mita Medici e caratterizzato dalla presenza di importanti personalità dellimprenditoria, delle università, e della scuola in genere.
Testimonianze ed analisi hanno tracciato la strada nel mondo della globalizzazione ed in un progetto Europa che sembra difficile da far crescere economicamente e politicamente.
Argomenti affrontati da Giuseppe Tesauro membro di presidenza della Corte Costituzionale, Giuseppe Di Taranto economista e docente alla Luiss Guido Carli e da Claudio Gentili direttore Education di Confindustria.
Il presidente di Confindustria di Lecco Giovanni Maggi e la docente del Itis Badoni Luana Valenti di Lecco hanno illustrato come il processo di integrazione tra imprese e scuola è stata attuata in un provincia dove la crisi sembra labbia toccata solo marginalmente. Frutto anche della lungimiranza delle istituzioni e di una forte volontà di competere degli industriali sui mercati internazionali.
Gli imprenditori lecchesi hanno creato una fondazione finalizzata ad aiutare la scuola e creare tecnici intermedi di cui cè una forte carenza.
Un segno di speranza per il mezzogiorno lha dato Florindo Rubettino che ha creato in Calabria unimpresa editoriale di successo nonostante un territorio difficile.
I veri protagonisti, però, sono stati gli studenti che nel pomeriggio hanno illustrato ai testimonial cavalieri del Lavoro: Alessandra Pasca di Magliana, Imma Simioli, Maurizio Marinella, Carlo Pontecorvo e Stefania Brancaccio, ed ai presidenti della Confapi, degli ordini professionali, Geometri, Ingegneri, Periti industriali le esperienze maturate nei loro stage allestero ed in Italia. Le lezioni dei workshop sono state guidate dai Maestri del lavoro del CeSAF.