CASERTA. La storia del nostro Paese infiacchita nell’animo e nelle risorse, si realizzerà non con le idee, ma con i frutti di esse. C’è bisogno di concretezza, c’è bisogno di individuare ed operare per un’agenda di priorità interne alla vita pubblica da cui riconoscere le tipicità dell’azione politica dei cattolici.
E lappello lanciato da Luigi Cerciello (nella foto), presidente nazionale di Cattolici in Movimento, nel corso del convegno di venerdì a Caserta, alla presenza del vescovo Pietro Farina e Ernesto Galli Della Loggia. Proprio questultimo ha usato parole molto critiche per giudicare lazione degli ultimi anni dei cattolici.
Ed è partendo da questo spunto cristico, che Cerciello ha spiegato il proprio pensiero: Troppo a lungo i politici credenti hanno voltato la testa dall’altra parte quando si è trattato di affrontare le grandi contingenze reali, in cambio della difesa dei valori non negoziabili. E’ ora di arrivare a fronteggiare in prima persona le più generali emergenze che colpiscono il nostro paese. I cattolici devono tornare ad essere attori del nostro tempo massimizzando la propria vocazione alla testimonianza e alla mediazione. Noi cattolici in movimento ha aggiunto Cerciello abbiamo raccolto l’appello del Sommo Pontefice ad un rinnovato impegno dei fedeli nella vita politica promuovendo un ‘azione strumentale alla realizzazione di tutti i più alti richiami delle gerarchie ecclesiastiche sinora disattesi, rifuggendo dai tanti che vedono in questo appello soltanto l’opportunità di mettersi in vetrina.