TRENTOLA DUCENTA. In tempi brevi, anzi brevissimi, diramerò una nota a mia firma, sullepisodio che avrebbe dovuto essere solo di amore e pace.
Ad annunciarlo, domenica scorsa, il sindaco Michele Griffo, appena uscito dalla chiesa madre di San Michele Arcangelo, dove aveva accompagnato il cardinale Crescenzio Sepe, in visita in città. Ora Griffo afferma: Mi piace chiarire che il mio accogliere il cardinale Sepe, al di là di essere stato avvisato o meno, era un atto dovuto da parte di un sindaco, quale segno di omaggio, rispetto e vicinanza ad una personalità religiosa, peraltro del nostro territorio, che tanto lustro ha dato alle nostre zone per i suoi numerosi e prestigiosi incarichi ricoperti, e da ultimo prima della sua nomina ad arcivescovo di Napoli, quello di segretario generale del Giubileo dellanno 2000.
E palese a tutti, però, – continua Griffo – che un siffatto comportamento ce lo saremmo aspettati da tutti, tranne che da un parroco, il cui dovere imprescindibile è quello di insegnare la pace dei cuori e lamore per il prossimo e non certamente il rancore o peggio lodio. Ebbene, se tutto questo a qualcuno, purtroppo, non riesce non è per colpa mia.
di Franco Musto