4-1: Argentina batte Corea. Maradona: ‘Voglio essere campione del mondo’

di Emma Zampella

Diego_Armando_Maradona“Nessuno è riuscito a fare neppure il 40% di ciò che ha fatto Messi contro la Nigeria”. Così Diego Armando Maradona durante la conferenza stampa che ha anticipava la sfida dell’Argentina contro la Corea del Sud.

Nonostante gli apprezzamenti non molto carini nei confronti del “Pibe de oro” in qualità di allenatore della nazionale argentina, Diego Armando Maradona continua a dettare leggi nel mondo del calcio e la sua squadra lo gratifica: sconfitta la Corea del Sud, con un sorprendente 4 a 1, la sua nazionale passa alla guida del suo girone, ipotecandosi l’accesso agli ottavi. Nonostante la mancata partecipazione al match del centrocampista Juan Sebastian Veron, che l’allenatore ha così commentato: E ’stata una decisione difficile lasciare Sebastian fuori lui vuole giocare, ma non voglio rischiare di perderlo per il resto del mondiale. Ho fatto la cosa che ritengo più giusta per il gruppo. Ho bisogno di Veron e se lo mettiamo in campo, potrebbe avere problemi più gravi al gemello”, l’Argentina è riuscita a portarsi a casa la vittoria con una tripletta di Gonzalo Higuain, calciatore del Real Madrid, il terzo giocatore della storia della nazionale argentina a segnare tre goal al mondiale.

La sfida ha dello spettacolare: l’Argentina fin dai primi minuti fa vedere che vuole essere lei la padrona del campo con Tevez e Di Maria che lottano sulla fascia sinistra. Verso il quarto d’ora, c’è un piccolo risveglio della Corea, che dura poco: punizione di Messi da sinistra, palla che rimbalza sulla caviglia del malcapitato Park Chu e finisce in rete. E’ 1-0, le gerarchie sono ristabilite e l’Argentina inizia a fare quello che vuole. Il raddoppio per la squadra di Maradona è dietro l’angolo quando su punizione di Burdisso dalla sinistra a centro area inventa un pallonetto regalando a Higuain l’occasione del goal.

Ad accorciare le distanze però nella Corea ci pensa Demichelis che tira la palla in porta, regalando l’unico goal del match per la sua nazionale. Il terzo gol è già vicino al 7′ del secondo tempo, quando il solito Di Maria tocca per Higuain sulla cui conclusione ravvicinata è bravo il portiere coreano: i coreani prendono coraggio, e tornano a ricordare la squadra che ha avuto con autorità ragione della Grecia. La forza coreana dura poco visto che dopo due minuti arriva la tripletta di Higuain, la prima del mondiale.

Bel risultato se si considera che solo 24 ore prima la carriera di Maradona era stata messa sotto tortura dalle dichiarazioni e dai commenti di Michelle Platini che del ct argentino aveva detto: “Maradona era un grande giocatore”. Ma la risposta del “Pide de oro” non si è fatta attendere e in conferenza stampa ha detto: Chiedo che Pelè e Platini la smettano di dire sciocchezze su di me. Holà e arrivederci, niente più. Sappiamo come sono i francesi. Platini è francese e pensa di essere meglio del resto del mondo. Io non gli ho mai dato peso”. E sul suo bersaglio preferito, Pelè, Maradona dice: “Pelè torni al museo. Io chiedo a Pelè e Platini di andare a rivedere il pallone con cui giocavano loro e poi dare un giudizio sullo Jabulani”, ribatte poi mettendo in gioco il tema del pallone considerato troppo leggero e quindi inadeguato al mondiale. “Il pallone è un altro tema caldo di cui non voglio parlare. Hanno già detto molto i ragazzi, da Romero a Pozo fino a Messi, ma il pallone influisce molto sul gioco”. E sulle sue ambizioni in nazionale dice: Io voglio essere campione del mondo con l’Argentina. Ho Messi e tanti altri campioni dietro di lui. Se Dio ci aiuta, il resto verrà da solo”.

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