Biagio Chiariello è il nuovo comandante della Polizia Provinciale di Caserta

di Redazione

Una nomina che pesa sull’assetto della sicurezza amministrativa della provincia: Biagio Chiariello, napoletano, classe 1974, è il nuovo comandante della Polizia Provinciale di Caserta. L’atto dirigenziale chiude la procedura di mobilità avviata dall’ente di corso Trieste per la copertura del posto di dirigente amministrativo – comandante del Corpo, riportando una guida stabile in un momento in cui il controllo del territorio chiede direzione e continuità.

Il profilo – Avvocato, laureato in Giurisprudenza e in Scienze delle investigazioni, con specializzazione biennale in diritto e gestione dell’ambiente e un master in diritto comunitario, ha costruito un curriculum tecnico-giuridico che ne ha accompagnato le scelte operative. La formazione accademica si è innestata su un percorso istituzionale che ne ha consolidato l’autorevolezza nei contesti complessi.

Le esperienze – Tra ministero dell’Interno ed enti locali della Campania, ha ricoperto incarichi nella Polizia di Stato, alla Direzione investigativa antimafia, nella Squadra mobile a Roma e nel Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online del Viminale. Negli enti territoriali ha guidato la Polizia locale di Sant’Antimo, dopo le esperienze al vertice dei corpi di Frattamaggiore e Arzano, quest’ultimo amministrato da commissari a seguito di scioglimento per infiltrazioni camorristiche. In quei passaggi, segnati anche da minacce che gli valsero un periodo di scorta, ha coniugato rigore operativo e legalità sostanziale, diventando un riferimento per le comunità.

Il significato della nomina – Per la struttura provinciale casertana è un passaggio di rilievo: la scelta di un dirigente con background investigativo e amministrativo indica la volontà di irrobustire filiere di controllo e vigilanza, a partire dall’ambiente, dall’edilizia e dalla sicurezza delle reti viarie, ambiti tipici d’intervento del Corpo.

Le priorità a Caserta – La nuova fase della polizia provinciale chiama in causa coordinamento con le altre forze, presidio delle aree più esposte e continuità negli accertamenti. L’arrivo di Chiariello offre una regia esperta per mettere a sistema procedure, personale e strumenti, puntando su tracciabilità delle attività e tempestività operativa, con l’obiettivo di alzare il livello di tutela del territorio.

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