Aversa, la minoranza accusa il presidente Innocenti: “Ha tradito il ruolo super partes”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Duro affondo della minoranza consiliare di Aversa nei confronti del presidente del Consiglio comunale, Giovanni Innocenti, accusato di interpretare il proprio ruolo istituzionale in modo “singolare” e in contrasto con il principio di imparzialità. In un comunicato congiunto, le forze di opposizione contestano l’atteggiamento politico assunto dal presidente, che – a loro dire – “quasi quotidianamente prende posizione su vicende politiche, attacca, difende, rilancia, si propone come protagonista del dibattito cittadino”.

Al centro della critica c’è la convinzione espressa dallo stesso Innocenti, secondo cui “prima di essere presidente, è un consigliere comunale” e dunque legittimato a esercitare appieno la propria attività politica. Una tesi respinta con decisione dalla minoranza, che parla di “visione riduttiva e profondamente sbagliata”.

“Una volta eletto presidente – si legge nel comunicato – il consigliere non è più come gli altri. Non rappresenta più soltanto il suo gruppo o il suo elettorato, ma diventa il garante dell’intero Consiglio comunale, di maggioranza e minoranza. È chiamato a garantire equidistanza, rispetto delle regole e tutela dei diritti di tutti i consiglieri”.

Secondo l’opposizione, chi assume la Presidenza deve compiere un “cambio di postura”, abbandonando la logica della parte in causa per adottare un profilo super partes. “Altrimenti – prosegue la nota – il Consiglio perde il suo arbitro, la dialettica democratica si piega a logiche di convenienza e la credibilità dell’istituzione viene compromessa”.

Non manca un riferimento diretto alle ambizioni future di Innocenti, di cui si vocifera una possibile candidatura a sindaco: “È legittimo aspirare a nuove sfide politiche, come quella di candidarsi un domani a sindaco. Ma è profondamente inopportuno – e per certi versi scorretto – usare la presidenza del Consiglio come trampolino personale, trasformando un ruolo di garanzia in uno strumento di propaganda”.

La chiusura del comunicato è ancora più dura: “Ancora più grave è l’atteggiamento di chi, forte della sua posizione, agisce da attrattore nei confronti di altri consiglieri, alimentando cordate e divisioni che nulla hanno a che vedere con la funzione di imparzialità che dovrebbe caratterizzare la presidenza. O si è presidente di tutti, con equilibrio e autorevolezza, oppure si torna ad essere un  onsigliere di parte. Continuare a oscillare tra i due ruoli non danneggia solo la politica, ma soprattutto il rispetto che i cittadini devono alle istituzioni”.

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