Era evaso dai domiciliari lo scorso 4 luglio Antonio Esposito, il ventinovenne rinvenuto cadavere in un canalone a Lago Patria, frazione di Giugliano in Campania.
La scomparsa del giovane era stata denunciata dai familiari il giorno successivo, sabato 5 luglio. Dopo giorni di ricerche, rese particolarmente complesse dalla fitta vegetazione e dal fondo fangoso, il corpo è stato individuato dai vigili del fuoco grazie anche all’impiego dei sommozzatori.
Parallelamente, i carabinieri di Giugliano hanno fermato un ragazzo di 17 anni, accusato di rapina aggravata, ricettazione e omissione di soccorso. Secondo le indagini, Esposito e il minorenne avrebbero rapinato un distributore di carburante prima di fuggire nelle campagne circostanti, percorrendo un canale fluviale. Proprio lì il ventinovenne sarebbe sprofondato, forse a causa del terreno insidioso o di un malore, facendo perdere le proprie tracce.
Pochi mesi fa Esposito era stato condannato in primo grado per una rapina aggravata a una stazione di servizio. Il diciassettenne, attualmente trattenuto al Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, è in attesa della convalida del fermo.