Caserta – Il gruppo “Tre Farine” ha festeggiato il suo decimo anniversario con orgoglio e commozione, celebrando un percorso imprenditoriale che affonda le radici nella storia di una famiglia, nel territorio e nella capacità di immaginare il futuro. Un racconto iniziato ben prima del 2015: da nonno Savino con il suo primo bar tabacchi, passando per mamma Archetta e papà Luciano, che hanno animato il tessuto cittadino con il bar tabacchi Luisi, il ristorante-pizzeria Il Tinozzo, La Taverna dei Mannesi e Pomopizza.
Poi la terza generazione: 2010: apre la prima caffetteria; 2015: nasce il primo Tre Farine a Caserta; 2018: apre la sede di Aversa; 2021: viene inaugurato Boreale; 2025: in arrivo il primo hotel del gruppo, il cui nome è già stato definito e registrato dallo studio ON Lab di Maurizio Cascio (da anni partner del gruppo), offrirà: 31 camere eleganti; 3 wellness room con vasca Jacuzzi e terrazzino esclusivo; palestra e bike room; sale riunioni e congressi; ristorante interno e caffetteria aperti anche al pubblico esterno. Progettato per accogliere una clientela business durante la settimana e leisure nei weekend, sarà un punto di riferimento moderno e dinamico, con una visione fondata su realismo, accoglienza e qualità. I numeri del gruppo: 4 location ristorative (inclusa la caffetteria a La Reggia Designer Outlet); 120 dipendenti; 6 milioni di euro di fatturato nel 2024; 8 milioni di euro stimati entro il 2026.
Ivan Ferraro, responsabile di Tre Farine Aversa: “Sono fiero del mio percorso, anche se spesso ho nostalgia delle mani in pasta… Ogni tanto il grembiule lo rimetto ancora: lì trovo la mia serenità”. Nicola Ferraro, amministratore del gruppo: “Ricordo l’emozione e la paura del primo servizio, la città nuova, i clienti sconosciuti. Oggi, con lo stesso batticuore, guardo al futuro: anche questa volta stiamo investendo nel sogno giusto”. Un ringraziamento speciale, da parte dei Ferraro, va ad Anna e Marisa, compagne di vita e d’impresa: “Con discrezione, ascolto e intuizione, sono state, e restano, pilastri silenziosi e fondamentali. Il loro contributo invisibile ma essenziale ha dato equilibrio, forza e profondità a ogni scelta”.
