Castel Volturno, Pineta Grande sospende ricoveri e pronto soccorso da luglio a settembre: “A rischio il diritto alla salute”

di Redazione

Castel Volturno (Caserta) – Doccia fredda per l’assistenza sanitaria sul litorale domizio. Il Pineta Grande Hospital di Castel Volturno sospenderà le attività di ricovero e di pronto soccorso dal 18 luglio al 14 settembre. Una decisione comunicata direttamente al Comune dal patron della struttura, Vincenzo Schiavone, che denuncia una situazione ormai insostenibile sul piano economico.

Un punto di non ritorno – “L’attività ospedaliera è fortemente compromessa – spiega Schiavone – a causa del mancato pagamento delle prestazioni effettuate in regime di emergenza-urgenza, specie per i codici rossi e arancioni che superano il tetto di spesa assegnato annualmente da Asl e Regione”. In particolare, la clinica privata lamenta il mancato riconoscimento di circa 16 milioni di euro per prestazioni rese negli ultimi anni. “Le urgenze salvavita – sottolinea Schiavone – sono prestazioni indifferibili, che non possono essere subordinate a vincoli di bilancio. Eppure, l’incremento dell’utenza, unito alle difficoltà degli altri presidi del casertano e del basso Lazio, ha generato uno squilibrio finanziario che mette a rischio la sopravvivenza stessa della struttura, con oltre 1000 dipendenti”.

L’allarme del sindaco Marrandino – Immediata la reazione del primo cittadino di Castel Volturno, Pasquale Marrandino, che parla di “una vera e propria bomba sociale pronta ad esplodere”. Secondo il sindaco, “non si tratta solo della perdita di un servizio sanitario, ma di un presidio che accoglie migliaia di persone ogni anno, dai residenti ai turisti, dai cittadini del litorale a quelli del napoletano”. Marrandino invita Regione e istituzioni a “non nascondersi dietro ai numeri di bilancio”, ricordando che “il pronto soccorso è una necessità primaria, un presidio di civiltà e sicurezza pubblica”. E lancia un appello: “Venite a Castel Volturno, guardate in faccia la gente che ogni giorno bussa al pronto soccorso. Poi ditemi se possiamo farne a meno”.

Aveta (M5S): “Una visione cieca penalizza la provincia” – A farsi portavoce del disagio anche il consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere Raffaele Aveta, presidente dell’associazione provinciale Terra di idee, che definisce “urgente e necessario” un intervento della Regione Campania. “La chiusura del pronto soccorso del Pineta Grande Hospital sarebbe un colpo durissimo per il territorio – afferma Aveta – soprattutto in estate, quando il bacino di utenza si espande in modo esponenziale. Non è più tollerabile che il diritto alla salute venga trattato con questa superficialità”. Aveta denuncia, inoltre, il progressivo smantellamento della rete ospedaliera casertana: “Penso al caso di Castel Volturno, ma anche a quello del Melorio di Santa Maria Capua Vetere, depotenziato negli ultimi anni. L’intera provincia ha bisogno di una rete sanitaria solida, basata su risorse adeguate e programmazione seria. È ora che la Terra di Lavoro riprenda in mano il proprio destino”.

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