Strage in un teatro a Mosca, oltre 140 morti. Putin: “Arrestati i responsabili”. Isis rivendica attentato

di Redazione

Sparatoria, ieri sera, nella sala da concerto Crocus City Hall a Krasnogorsk, una cittadina vicino a Mosca. Un gruppo di uomini armati, in tenuta mimetica, ha fatto irruzione aprendo il fuoco senza pietà sugli spettatori. Oltre 140 i morti. Prima di darsi alla fuga a bordo di una Renault bianca, hanno lanciato anche granate o bottiglie incendiarie e poco dopo l’intero edificio si è trasformato in un rogo. Le autorità hanno aperto un’inchiesta per terrorismo e qualche ora dopo l’Isis ha rivendicato l’attacco. – continua sotto – 

Putin: “Arrestati i responsabili” – Il presidente russo Vladimir Putin ha riferito che “i 4 terroristi responsabili dell’attacco sono stati arrestati” e che “chi è dietro l’attentato la pagherà”. 11 gli arresti effettuati, tra cui i 4 terroristi direttamente coinvolti, uno dei quali, durante il primo interrogatorio, non ha fatto riferimento a un coinvolgimento di Kiev. I terroristi avevano cercato di fuggire in Ucraina, dove – secondo i servizi di sicurezza russi – avevano “contatti”. Nell’auto usata per la fuga sono stati trovati passaporti del Tagikistan.

La rivendicazione dell’Isis – Miliziani dello Stato islamico, si legge in un messaggio sul canale Telegram del gruppo jihadista, “hanno attaccato un grande raduno alla periferia di Mosca” e poi si sono “ritirati sani e salvi nelle loro basi”. Circa due settimane fa l’Fsb aveva detto di avere eliminato una cellula della branca afghana dell’Isis che pianificava un attacco armato nella capitale.

L’attacco nei video sui social – L’attacco di venerdì sera è avvenuto nel quartiere di Krasnogorsk, fuori e dentro la sala da concerti Crocus City Hall, la più grande di Mosca con una capacità di oltre 6mila persone, dove stava per esibirsi la rock band Picnic. Un centinaio di persone sono state tratte in salvo da dentro la sala o dal tetto, dove si erano rifugiate e che poi in parte è crollato a causa delle fiamme. Per spegnere l’incendio sono stati fatti alzare in volo alcuni elicotteri. In un video si vedono gli assalitori – almeno quattro, altri parlano di cinque – che si avvicinano armi in pugno verso l’entrata della sala da concerti, situata nel salone di un centro commerciale, e sparano a sangue freddo su alcune persone che cercano di ripararsi in un angolo.  In un altro video, rilanciato da Novaja Gazeta Europa, si vedono decine di persone accalcarsi verso l’uscita dell’edificio per sfuggire all’attacco, mentre intorno si riconoscono ben visibili decine di corpi raggiunti dai colpi d’arma da fuoco. Secondo informazioni non confermate, 4 dei 5 assalitori sarebbero riusciti a scappare dopo la strage. Ria Novosti ha pubblicato una foto della vettura usata dagli assalitori per lasciare il luogo della strage: una Renault Symbol bianca. – continua sotto – 

Nessun italiano coinvolto – L’ambasciata italiana si è immediatamente attivata per verificare l’eventuale presenza di italiani, che al momento non risulta.

L’avvertimento degli Usa – Il 7 marzo l’ambasciata americana a Mosca aveva messo in guardia i propri cittadini per possibili attentati terroristici nelle 48 ore successive, specie ad eventi affollati come concerti musicali. E la Cnn, citando “fonti informate”, ha detto che gli Usa avevano avvertito la Russia del rischio di attacchi da parte dell’Isis. Notizia poi confermata dalla Casa Bianca.

L’attacco sventato contro una sinagoga – L’allarme dell’ambasciata americana era stato lanciato dopo che, il giorno prima, l’Fsb aveva detto di aver sventato un attacco con armi da fuoco contro i fedeli di una sinagoga nella capitale. L’intelligence russa aveva precisato che l’attentato era stato pianificato da una cellula del Wilayat Khorasan, la branca afghana dell’Isis, apparsa per la prima volta nel 2014, che si pone come obiettivo la fondazione di un nuovo califfato che riunisca vari Paesi asiatici, tra cui l’Afghanistan, il Pakistan, l’Iran, ma anche alcune ex repubbliche sovietiche, come il Turkmenistan, il Tagikistan e l’Uzbekistan. – continua sotto – 

Putin: “Una finestra da Ucraina per far entrare attentatori” – Dai risultati parziali dell’inchiesta è emerso che dalla parte ucraina del confine era stata creata “una finestra” per permettere ai quattro attentatori del Crocus City Hall di Mosca di attraversare il confine. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso televisivo alla nazione. “Identificheremo tutti coloro che sono dietro a questo atto terroristico e pagheranno per questo”, ha detto Putin, aggiungendo che i responsabili della strage al Crocus City Hall di Mosca hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi “come i nazisti”.

Kiev: “Ci aspettavamo accuse, ma siamo estranei totalmente” – Su X il consigliere presidenziale ucraino Mikaylo Podolyak respinge le accuse: “Ci aspettavamo la versione dei funzionari russi sulla ‘traccia ucraina’ nell’attacco terroristico al Crocus City Hall. Primitivismo e prevedibilità sono le caratteristiche dei servizi di sicurezza russi: qualsiasi tentativo di collegare l’Ucraina all’attacco terroristico è assolutamente insostenibile. L’Ucraina non ha il minimo legame con questo attacco. La versione dei servizi russi è assurda”. Anche la presidenza ucraina retta da Volodimir Zelensky ha negato qualsiasi coinvolgimento, così come ha fatto il Corpo dei Volontari Russi (Rdk), una delle unità paramilitari inquadrate nelle forze di Kiev che nelle ultime settimane hanno rivendicato diversi tentativi di infiltrazione nelle regioni russe frontaliere di Belgorod e Kursk. SOTTO I VIDEO

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