Aversa, medico investito e ucciso: chiesta condanna a tre anni e sei mesi per il conducente dell’auto

di Redazione

Aversa (Caserta) – Tre anni e sei mesi di reclusione per omicidio stradale. E’ la richiesta di condanna invocata dal pubblico ministero della Procura di Napoli Nord per il 23enne che, il 7 gennaio 2019, investì e uccise, in via Salvo D’Acquisto, il medico Giuseppe Capone, 32 anni, che stava rientrando a casa. – continua sotto –

All’epoca 18enne e neopatentato, l’imputato era alla guida di una Mini Cooper, con a bordo alcuni amici, quando travolse Capone nelle vicinanze del palazzetto dello sport.

Nell’udienza, tenutasi oggi al Tribunale di Napoli Nord, hanno preso la parola i legali della famiglia della vittima, costituitasi parte civile, gli avvocati Goffredo Grasso e Silvio Ciniglio, mentre i legali della difesa si esprimeranno nella prossima udienza del 13 marzo, quando è prevista anche la sentenza.

Una vita, quella di Giuseppe Capone – figlio del dottor Gaspare Capone, anch’egli medico, ginecologo in pensione dopo aver lavorato all’ospedale di Caserta, e della professoressa Sandra Motti – breve ma caratterizzata da dignità, studio, amore verso gli uomini e gli animali e da quella modestia oggi da ritenere un “patrimonio inarrivabile”. – continua sotto –

Il suo ricordo nel tempo ha varcato anche i confini nazionali: in Tanzania, a Bujango, nella regione di Kagera, è stato costruito un poliambulatorio con l’aiuto di due onlus campane, Cantiere Missionario e Obiettivo Cuore Abc, e l’apporto economico della famiglia del medico. Una scelta dettata dal desiderio espresso da Giuseppe di volersi recare in Tanzania dove da anni è di casa il cardiochirurgo aversano Giuseppe Caianiello, che, dopo il pensionamento, ha scelto di mettere la propria professionalità al servizio di chi ha bisogno, compiendo frequenti viaggi in quelle terre.

A Giuseppe è stata dedicata anche un’aiuola con una panchina bianca, in via D’Acquisto, teatro della tragedia, realizzata con il patrocinio del Comune di Aversa e voluta dalla famiglia del medico per commemorare tutte le vittime della strada.

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