Barbiere ucciso nel Casertano: padre e figlio a processo con l’accusa di omicidio premeditato

di Redazione

Rinviati a giudizio e affronteranno il processo a novembre Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio, di 54 e 28 anni, accusati dell’omicidio del barbiere Luigi Izzo, ucciso con sei coltellate nella notte tra il 5 ed 6 novembre 2022 a Castel Volturno (Caserta) nel vialetto di casa sotto gli occhi della moglie. – continua sotto –  

A disporre il giudizio per i due indagati, difesi dall’avvocato Giuseppe Guadagno, per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dalla crudeltà e dalla minorata difesa, è stato il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Daniela Vecchiarelli; il dibattimento si terrà davanti alla Corte d’Assise. Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere (sostituto Annalisa Imparato), che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio degli indagati, il barbiere 38enne sarebbe stato assassinato da Alessandro Moniello e dal figlio Roberto, che avrebbero usato due coltelli, così come stabilito dai medici legali.

Secondo i professionisti i colpi ad Izzo sarebbero stati inferti con una lama da 20 centimetri con 2 margini taglienti, e con un coltello monolama con un unico margine tagliente e a punta arrotondata. Inizialmente le indagini puntarono sulla responsabilità quasi esclusiva di Alessandro Moniello, mentre il figlio Roberto fu indagato per concorso in omicidio solo in quanto presente al momento del delitto; poi le indagini tecniche hanno dimostrato il pieno coinvolgimento anche di Roberto, che dunque si trova sotto processo con la stessa imputazione del padre.

Izzo, come emerso dalle indagini, fu ucciso perché poco prima, fuori ad un bar, aveva avuto una lite con un familiare dei due indagati; raggiunto sotto casa dai Moniello, fu ammazzato davanti alla moglie.

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