Lukashenko: “Prigozhin è in Bielorussia”. Media Gb: “Minacciate famiglie Wagner”. Fermato a Mosca manager italiano

di Redazione

Un manager italiano è stato fermato a Mosca e si trova in libertà vigilata. Lo confermano fonti della Farnesina, sottolineando che il consolato generale si sta occupando del caso e senza aggiungere altro. Secondo quanto si apprende da altre fonti, si tratterebbe di Giovanni Di Massa, 61 anni, uno dei top manager della compagnia energetica Iss International. – continua sotto – 

“Prigozhin in Bielorussia” – Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha confermato la presenza del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia. “Le garanzie di sicurezza, come promesso ieri, sono state fornite. Prigozhin oggi è in Bielorussia”, ha detto. Lukashenko ha dichiarato che le persistenti tensioni tra il gruppo paramilitare Wagner e l’esercito russo sono state gestite male, portando lo scorso fine settimana allo “scontro” tra le due parti. “La situazione ci è sfuggita di mano, poi abbiamo pensato che si sarebbe risolta, ma non è stato così”, ha dichiarato il presidente bielorusso ai giornalisti, citato dall’agenzia di stampa statale Belta. “Non ci sono eroi in questa storia”, ha deplorato.

Putin: “Rischiavamo di perdere risultati ottenuti in Ucraina” – Se l’ammutinamento della Wagner non fosse stato fermato, tutti i risultati ottenuti finora nel conflitto in Ucraina “sarebbero andati perduti”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “Non si sa cosa sarebbe stato del Paese – ha sottolineato Putin – ma tutti i risultati ottenuti nei combattimenti saranno andati perduti”.

Media Gb: “I servizi russi hanno minacciato le famiglie dei leader Wagner” – I servizi di sicurezza russi avrebbero minacciato le famiglie dei leader del Gruppo Wagner prima che il fondatore della milizia russa, Yevgeny Prigozhin, decidesse di interrompere la sua marcia verso Mosca sabato scorso. Lo riporta il Telegraph, che cita fonti della sicurezza del Regno Unito. Secondo il quotidiano, questo potrebbe aver contribuito alla decisione di Prigozhin di annullare inaspettatamente l’operazione militare. Secondo le stesse fonti, le truppe della Wagner ammontavano solo a 8.000 uomini anziché 25mila e molto probabilmente avrebbero rischiato una sconfitta se avessero tentato di prendere la capitale. – continua sotto – 

Zelensky: “Kiev può aderire alla Nato” – L’Ucraina ha tutte le ragioni per ricevere un invito politico ad aderire alla Nato al vertice dell’Alleanza di luglio. Lo afferma il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky su Telegram. “Ci sono tutti i motivi per un invito politico dell’Ucraina nell’Alleanza. C’è una piena comprensione delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina per il tempo prima dell’ingresso”, ha scritto. Zelensky ha aggiunto che sta lavorando insieme al suo team per rendere davvero significative le decisioni del vertice di Vilnius.

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