Blitz del Nas in mense scolastiche: pasta e patate…senza patate in istituto casertano. Sequestri a Napoli

di Redazione

Controlli a tappeto dei carabinieri del Nas, d’intesa col Ministero della Salute, in tutta Italia per la verifica della gestione delle mense presso gli istituti scolastici da parte di ditte convenzionate. – continua sotto –

Gli accertamenti hanno rilevato l’impiego fraudolento di ingredienti di minore qualità rispetto a quella pattuita nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni, come il Parmigiano Dop sostituito con altri formaggi, uova convenzionali anziché da agricoltura biologica e prodotti congelati al posto di quelli freschi.

Un caso particolare ha riguardato un istituto della provincia di Caserta dove agli alunni è stato somministrato un piatto di pasta e patate senza la presenza delle patate. Restando in Campania, a Napoli, è stata sospesa l’attività di somministrazione e vendita di alimenti e bevande nel punto ristoro all’interno di un liceo classico dove sono state riscontrate pessime condizioni igieniche con riferimento alle attrezzature ed agli ambienti di stoccaggio e somministrazione dei preparati di gastronomia. Sottoposti a sequestro 50 chili di prodotti dolciari e generi alimentari destinati agli studenti e al corpo docente, privi di qualsivoglia indicazione utile alla rintracciabilità.

Sempre a Napoli, in un laboratorio artigianale di produzione che riforniva i prodotti dolciari, rilevate gravissime carenze igienico sanitarie strutturali, con la sospensione dell’attività e il sequestro di 400 chili tra materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Contestate violazioni amministrative per 7.500 euro. – continua sotto –

L’esecuzione delle attività ispettive, a livello nazionale, ha interessato 1.058 aziende di ristorazione collettiva operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido fino agli istituti superiori, sia pubbliche che private. Tra le ditte controllate, 341 hanno evidenziato irregolarità, pari al 31%, accertando 482 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 240mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, nella regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale.

La maggioranza delle infrazioni, pari all’85%, ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni, elementi fondamentali 2 per prevenire possibili episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche.

Disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di 9 aree cucina operanti all’interno delle mense scolastiche per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e formazioni di muffe. Sequestrati oltre 700 chili di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta e ortaggi, olio) riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto. Situazioni particolari hanno riguardato la denuncia di 22 gestori dei servizi-mensa ritenuti responsabili dei reati di frode ed inadempienze in pubbliche forniture, alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. IN ALTO IL VIDEO

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