Orta di Atella – Religione cattolica a scuola: il brano “Ragazzo Ombra” di Michele Cristofaro incluso nella didattica

di Redazione

Il brano musicale “Ragazzo Ombra” del chitarrista Michele Cristofaro, di Orta di Atella (Caserta), pubblicato un anno fa e supportato dalla band “The Unknown”, formata da Marco Ortenzo (voce, piano), Leonardo Misso (basso) e Gaetano Ortenzo (batteria), è diventato oggi un testo-progetto per la didattica dell’insegnamento della religione cattolica, al fine di promuovere negli studenti il senso etico della “responsabilità” e la pace in un mondo purtroppo contraddistinto da guerre sanguinose (alcune più note e altre celate). – continua sotto –

È stato lo stesso Cristofaro, dopo un percorso di studi durato 5 anni, presso l’Issr – Interdiocesano Area Casertana “Santi Apostoli Pietro e Paolo” a proporre alla docente relatrice di Teologia Morale, Pina Ianniello e alla co-relatrice Assunta Scialdone (professoressa di Etica Cristiana), una tesi incentrata sui valori espressi dalla suddetta canzone, al fine di promuovere nelle scuole e nei ragazzi di oggi il senso della responsabilità negli atti che compiono nei confronti degli altri, al fine di realizzare una proposta didattica tesa a formare una generazione che sia critica nei confronti di chi promuove morte e distruzione con l’uso di armi, della violenza, degli abusi, rendendo infelici milioni di bambini, i quali sono i primi a pagare per le sconsiderate scelte umane.

Già un anno fa il brano “Ragazzo Ombra” fu definito “profetico” e un “inno alla luce”. L’obiettivo dell’autore, che oggi è anche dottore in Scienze Religiose, è quello di offrire mediante una proposta didattica ed etica con il canale comunicativo della musica la possibilità di ricercare e trovare il modo di parlare alla coscienza dei ragazzi al fine di ottenere uno slancio verso l’amore del prossimo, volando più alto del male.

Durante la seduta di tesi, presieduta anche dal vescovo di Capua, monsignor Salvatore Visco, il brano “Ragazzo Ombra” è stato analizzato e presentato davanti alla commissione di valutazione composta: dal preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale: don Emilio Salvatore, dal direttore dell’Issr di Capua: don Guido Cumerlato, dal vicedirettore Antonio Romano e dal professore don Agostino Porreca. – continua sotto –

Scendendo nei contenuti del testo (oggetto di tesi) che è supportato da un motivo rock, Cristofaro ha presentato così la sua canzone: “Passeggiando per la sua città il ragazzo si accorge che tutto il verde che c’era, pian piano è stato spazzato via dalle numerose costruzioni, soprattutto abusive dove la malavita ha costruito il suo regno. Rassegnato guarda il cielo domandandosi perché anche nella sua città il male? In alcuni posti come la Sierra Leone, dove vi sono eserciti di bambini soldati, che lottano per la fame, costretti al contrabbando dei diamanti per sopravvivere c’è chi cerca di ribellarsi per ottenere la pace. Nel primo ritornello vi è un’esortazione a trovare il coraggio e la forza di non arrendersi mai. Bisogna uscire da quell’ombra in cui la società e l’umanità ci costringe a vivere.  Solo l’apertura nostro cuore all’amore, ci terrà lontano dal male e in questo mondo allora si, che vedremo la luce”.

Alla fine della discussione, ovviamente, il candidato-autore della tesi e del brano musicato ha ottenuto il massimo dei voti e il plauso della commissione. IN ALTO IL VIDEO

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