Aversa, Matacena scende in campo: “La città non ha bisogno di capipopolo”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Ha scelto di ufficializzare la propria discesa in campo alla vigilia della seduta di consiglio comunale dove si dovrà approvare il bilancio preventivo 2022. Francesco Matacena, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti di Napoli Nord, sceglie di essere parte, sperando, anche se non lo dice, in un “incidente di percorso” dell’amministrazione Golia. – continua sotto –

Oggi si vota il bilancio preventivo che vede il sindaco Golia in grande difficoltà. Da più parti si è fatto il suo nome quale successore. “Aversa è una città piena di storia, tradizioni e cultura. Negli ultimi tempi appare in oblio, senza alcuna iniziativa in grado di poter consentire la valorizzazione dell’intero patrimonio locale. E questo è sotto l’occhio di tutti. Per le risorse che Aversa offre non è tollerabile che siano stati esclusi cittadini in grado di dare un importante contributo. Abbiamo assistito da parte della maggioranza ad un atteggiamento passivo, basato sull’ossequio nei confronti di coloro che poco o nulla hanno a che fare con la città. E questo, forse, è stato il problema che ha portato la Giunta Golia ad affrontare le difficoltà delle quali parliamo”.

Ci sarà la sua candidatura a sindaco? “Il discorso della sindacatura credo sia secondario, perché la città ha bisogno di coloro i quali vogliono adoperarsi per la stessa e non tanto di figure che si ergono a capopopolo. Al momento sono presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli Nord, votato da oltre 1000 iscritti su un totale di circa 1400 votanti. Quale cittadino di Aversa metto a disposizione la mia esperienza professionale e quella delle tante persone capaci che mi circondano, per dare un contributo a costruire la prossima classe dirigente”.

Come immagina una coalizione in grado di governare la città? “Credo che la nostra città possa esprimere cittadini di alto profilo, senza distinzioni di fasce sociali, in grado di dare un concreto contributo. Dobbiamo superare i simboli e le ideologie, ponendo al centro i temi per la città. Digitalizzazione, smart city, trasporti sostenibili, bilanci sani e trasparenti in grado di proiettare Aversa tra le città simbolo della rinascita del Mezzogiorno. Nella sostanza, un ‘Patto per Aversa’ che possa mettere tutti d’accordo, eliminando steccati politici ed ideologici”. – continua sotto –

Il bilancio preventivo non sembra essere un documento troppo condiviso. Cosa supererà lo scoglio della votazione ottenendo la maggioranza? “Il bilancio di una città è un documento molto complesso, che necessita di verifiche e di accertamenti molto profondi. Il bilancio di previsione non può essere inteso come un semplice e mero adempimento burocratico, ma l’atto attraverso il quale l’amministrazione dovrebbe dare precise indicazioni degli obiettivi che intende perseguire. Il documento contabile è stato posto in essere dalla giunta senza essere condiviso e discusso con tutti i membri della maggioranza”.

Quale appello si sente di rivolgere alla Città di Aversa? “La città ha atteso, pazientato e osservato gli accadimenti della vita politica cittadina con molta attenzione. Adesso è il momento che la città ritorni ad essere degli aversani e sappia riconquistare quel ruolo di motore attrattivo di tutto il comprensorio, ovvero ciò che è stato nel corso dei decenni. L’augurio, ma è più un auspicio, è che l’attuale amministrazione possa ritrovare lo spirito e soprattutto le soluzioni affiche ciò avvenga”.

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