Tre condanne e quattro rinvii a giudizio richiesti dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli nell’udienza preliminare in corso al tribunale partenopeo in relazione alle presunte infiltrazioni del clan dei Casalesi, in particolare della fazione riconducibile a Michele Zagaria (nella foto), nei lavori di realizzazione del parcheggio interrato di via San Carlo a Caserta. – continua sotto –
Il pm antimafia Fabrizio Vanorio (all’indagine partecipò anche l’allora sostituto Alessandro D’Alessio, oggi procuratore) ha chiesto cinque anni di carcere per Raffaela Passarelli e Vincenzo Sagliocchi, e quattro anni per il promotore finanziario irpino Emilio Bilotta. I primi due sono rispettivamente la moglie e il figlio dell’imprenditore edile Michele Patrizio Sagliocchi, figura centrale dell’inchiesta che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa perché ritenuto vicino a Michele Zagaria, e di reati di corruzione. Sagliocchi, a differenza dei due stretti congiunti, non ha però scelto l’abbreviato, e per lui il pm Vanorio ha chiesto il rinvio a giudizio, così come per il boss Michele Zagaria e gli altri due imputati Teresa Capaldo e Fabio Fontana.
Tra gli imputati anche l’architetto Carmine Domenico Nocera e l’attuale dirigente del Comune di Caserta Franco Biondi: entrambi, però, causa Covid, sono risultati assenti all’udienza e la loro posizione è stata stralciata. Si tornerà in aula il 14 marzo prossimo, quando il gup deciderà sulle richieste di condanna, mentre per Biondi e Nocera ci sarà una richiesta di processo.
Per l’accusa l’imprenditore Sagliocchi avrebbe pagato tangenti per 200mila euro per poter realizzare il parcheggio, attualmente funzionante; soldi che sarebbero andati ad architetti e funzionari. In una prima fase dell’indagine fu coinvolto anche l’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Caserta, Giuseppe Greco, la cui posizione è stata archiviata essendo maturati i termini per la prescrizione dei reati che gli sono stati contestati. Nello staff di avvocati difensori compaiono Giuseppe Stellato, Michele Di Fraia, Ferdinando Letizia, Paolo Di Furia, Alfonso Quarto.