Tecnologia per umanizzare terapie in Urologia. Pietrosanto: “Scenari fino a ieri inimmaginabili”

di Redazione

“L’applicazione sempre più ampia e risolutiva dell’intelligenza artificiale nelle applicazioni medico-chirurgiche e in particolare nell’urologia, prefigura scenari di interazione fino a ieri inimmaginabili”. Queste le parole di Antonio Pietrosanto, docente ordinario di Misura elettronica all’Università di Salerno, nel corso del suo intervento al 15esimo congresso dell’Urop, l’associazione degli urologi che esercitano l’attività urologica e andrologica nell’ospedalità privata (case di cura, strutture sanitarie private accreditate), ma anche nel Servizio sanitario nazionale, oltre ai liberi professionisti ambulatoriali, svoltosi al Forum Monzani di Modena, a cui hanno preso parte 500 esperti. Il tema dell’evento è stato infatti “L’uomo e la macchina: tecnologia come mezzo per l’umanizzazione delle terapie”. – continua sotto –

Il filo conduttore è l’alleanza ormai imprescindibile tra l’evoluzione tecnologica e i nuovi approcci terapeutici e chirurgici che guardano al benessere del paziente. Più specifico l’intervento di Stefano Pecoraro, urologo salernitano e direttore operativo Urop. “Abbiamo sviluppato approfondimenti e focus lungo tre filoni: il ripristino della sessualità nel paziente di sesso maschile dopo chirurgia oncologica, le cure di coppia per l’infertilità, la risoluzione della cistite nelle donne”. IN ALTO IL VIDEO 

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