Mondragone, Ambc: “Il dramma dell’abbandono scolastico e formativo”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – Spreco delle opportunità del Pnrr, abbandono scolastico e gestione del cimitero: sono le tre tematiche trattate dall’Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune. – continua sotto –  

Riceviamo e pubblichiamo: «Lo abbiamo già scritto: sprecheremo anche le straordinarie opportunità del Pnrr, come abbiamo fatto in tanti anni con i fondi europei, in strade, in opere pubbliche di dubbia utilità, negli eterni lavori di restauro di parti di palazzi che poi non sappiano cosa farcene e il cui costo di gestione peserà non poco sul bilancio comunale, nei soliti progetti “taglia e cuci”, riciclati all’interno o all’esterno del Comune, senza alcuna analisi, senza alcun criterio né visione e senza alcun dibattito pubblico né coinvolgimento o condivisione dei cittadini e dell’associazionismo locale. E avevamo fatto anche qualche proposta di metodo. Ma tutto “passa in cavalleria” ed anche il Pnrr resta sostanzialmente appannaggio di qualche burocrate e del suo entourage».

«Nel mentre Mondragone, come denunciamo da anni, continua a perdere colpi e la povertà, non solo materiale, continua a crescere. La povertà educativa, per esempio, è la condizione in cui un bambino o un adolescente si trova privato del diritto all’apprendimento in senso lato, dalle opportunità culturali e educative al diritto al gioco. Povertà economica e povertà educativa, come si sa, si alimentano a vicenda.  Restare indietro sul versante educativo ha infatti conseguenze su tutto il percorso di vita successivo. Un’evidenza che l’Ambc aveva già considerato in tanti precedenti comunicati e che i nuovi dati pubblicati dall’Istat sui ritorni occupazionali dell’istruzione, ovvero la possibilità di accesso al mercato del lavoro, mostrano con chiarezza (qui i dati tratti da un’indagine di Istat pubblicata nel dicembre scorso). E tale tendenza, come al solito, risulta particolarmente impattante nell’Italia meridionale: in Italia è occupato solo 1 giovane su 3 tra chi ha abbandonato la scuola, nel mezzogiorno meno di 1 su 4. La Campania svetta per uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione dei residenti tra 18 e 24 anni con il 17,3%. Peggio fa solo la Sicilia col 19,4%».

«E la situazione dell’abbandono scolastico e formativo a Mondragone?  Secondo l’elaborazione di Openpolis a Mondragone nel 2020 il 23,7% (oltre 6 punti in più della media regionale della Campania) dei giovani risulta in uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione. Una tragedia, resa ancor più evidente comparando i dati di alcuni comuni casertani: a Caserta la percentuale è appena del 7,5%, a Calvi Risorta dell’8,7%, a Capua del 15,3%, a Sessa Aurunca del 16,1%, a Santa Maria Capua Vetere del 17,5%, a Carinola del 15,1%, a Falciano del Massico del 19,9% e a Cellole del 20,1%. Solo Castel Volturno fa peggio di noi con il 27,5%, confermando una emergenza socio-educativa lungo la via Domiziana. Un’emergenza che per incapacità e insipienza di chi ci amministra continua a non essere considerata e che rischia di trasformare definitivamente il nostro territorio in un deserto sociale». – continua sotto –

«Concludiamo ritornando ancora una volta sul Cimitero comunale. Nei giorni scorsi qualche quotidiano ha riportato la notizia di un’indagine che sarebbe in corso sul cimitero comunale e, in particolare, sulla gestione delle lampade votive. L’Ambc sulla gestione del nostro Cimitero ha presentato negli anni pubbliche denunce, ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti, mai autorizzata (perché? Cosa si deve nascondere e non si può sapere?) e ha presentato un formale esposto alla Procura della Corte dei conti. L’Ambc chiede da anni che si faccia luce sulla modalità di gestione dei servizi cimiteriali (inumazione, reinumazione, tumulazione, estumulazione, traslazione eccetera) e chiede di sapere perché da tanti anni nel nostro bilancio non vi è alcun riferimento alle entrate per questi servizi. Vogliamo sperare che prima o poi qualcuno senta il dovere di gettare un occhio su questa inquietante vicenda e scoprire finalmente alcuni (dei tanti) altarini che da decenni restano coperti».

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