Aversa, mercato ortofrutticolo: Tribunale sospende ingiunzione ad un operatore

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Un nuovo fronte, con conseguenti interrogativi, si apre sul versante del mercato ortofrutticolo di viale Europa, riaperto parzialmente il 24 giugno scorso dopo esattamente venti mesi di chiusura forzata per motivi igienici e di sicurezza. – continua sotto – 

Il Tribunale di Napoli Nord, infatti, ha accolto l’istanza di sospensione dell’atto di ingiunzione per i canoni dovuti da un operatore relativi agli anni 2011-2019, formulata dall’avvocato Fabio Roselli nell’interesse del concessionario stesso. Sino ad ora, in verità, tutte le richieste di sospensione avanzate dallo stesso legale per conto di altri imprenditori erano state respinte. Questa volta, invece, qualcosa, di concreto, è cambiato e i magistrati aversani ne hanno tenuto conto al momento di decidere sulla sospensione dell’esecutività della diffida a pagare inviata lo scorso anno dal Comune nei confronti di quei contribuenti ritenuti morosi. Si sta parlando di una cifra di non poco conto, che si avvicina ai 2 milioni di euro. – continua sotto – 

In particolare, questa volta, nella richiesta, si è dato atto del mutamento dei termini della vicenda considerato che, a differenza di quanto avvenuto nel recente passato, ovvero del periodo immediatamente successivo alla chiusura del mercato ortofrutticolo, il Comune di Aversa, da un lato, si è attivato per la riscossione tramite la Sogert spa, il nuovo soggetto deputato all’esazione delle entrate comunali, e, dall’altro, ha annunciato l’imminente avvio della procedura finalizzata alla revoca delle concessioni. Non bisogna, poi, dimenticare che la struttura mercatale è stata riattivata solo parzialmente (addirittura intorno al 50% con 25 aree disponibili rispetto alle 52 che vi insistevano in precedenza) e l’eventuale pagamento del presunto debito, che si chiede a soggetti aventi reddito sostanzialmente inesistente da circa due anni, non ne potrebbe garantire la ripresa delle attività. – continua sotto – 

Al momento, nonostante la riapertura, sono solo una decina gli operatori che hanno avuto accesso alla struttura, mentre sono molti altri quelli che si rivolgono all’amministrazione comunale e al dirigente Stefano Guarino in particolare. In pratica, tenuto presente che, al momento, potranno rientrare solo 25 operatori (finora ne sono rientrati, dal 24 giugno scorso, solo otto, oltre ai due titolari dei bar interni alla struttura), chi è nella parte non ristrutturata, se paga i debiti arretrati nei confronti del Comune, dove andrà a collocarsi? Inoltre, c’è un operatore che è in regola con i pagamenti nei confronti dell’Ente, ma che ha sede nella parte del mercato non ristrutturata. Che fine farà? Il caos e l’approssimazione regnano sovrani a fronte di oltre trecento famiglie che non hanno entrate da oramai due anni.

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