Ordine Avvocati Napoli Nord: Mallardo si dimette per evitare sfiducia

di Nicola Rosselli

Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord senza vertici. Arriva, infatti, la sentenza del Consiglio di Stato che conferma, di fatto, la legittimità della richiesta della maggioranza del Consiglio di porre all’ordine del giorno di una seduta consiliare la sfiducia a presidente, segretario, tesoriere e vicepresidente e la loro revoca dagli incarichi, ed il presidente Gianfranco Mallardo (nella foto), anche per evitare, appunto, la sfiducia, rassegna le proprie dimissioni. Con lui, sempre in conseguenza della sentenza, si sono dimessi anche il segretario Rosa Cecere ed il consigliere Gianluca Lauro. – continua sotto – 

Da parte sua, Mallardo, che è stato il primo presidente del Coa di Napoli Nord, ha affermato: «Con serenità, ho presentato le mie dimissioni da presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord in quanto reputo che non vi sia nel Consiglio la concentrazione necessaria per raggiungere gli obiettivi che la classe forense si attende. In un momento di forte crisi economica, culturale e di identità della funzione difensiva, constato, con rammarico, che nell’ultimo anno molte energie all’interno del Consiglio sono state spese per tensioni e controversie interne, troppo spesso rivolte a raggiungere obiettivi personali di singoli, che nulla hanno a vedere con il compito a cui noi Consiglieri dell’Ordine siamo stati chiamati». – continua sotto – 

L’avvocato giuglianese lascia, comunque, una porta aperta quando continua: «Negativamente ha inciso, per l’emergenza Covid, la difficoltà del lungo dialogo a distanza tra i Consiglieri, che ha favorito equivoci nei rapporti interpersonali». Mallardo tiene ad evidenziare che, a suo avviso, le colpe sono delle ambizioni dei singoli, anche se si deve evidenziare che lui è arrivato a segnalare alla procura l’atteggiamento dei consiglieri Giuseppe Landolfo, Aniello Cirillo, Generoso Di Biase, Luigi D’Antò, Francesco Castaldo, Marco Castaldo, Antonia Di Costanzo, Elisabetta Anna Russo, Rosa Cesaro, Nicola Di Foggia, Maria Dolores Di Micco che avevano chiesto ripetutamente la convocazione del Consiglio con all’ordine del giorno la sfiducia nei suoi confronti. «Ho sempre ritenuto – ha continuato l’oramai ex presidente – che i Consigli dell’Ordine, quali Enti pubblici con funzioni amministrative nella gestione degli Albi professionali e per la tutela degli avvocati, non dovessero obbedire ai metodi degli organismi politici ed essere soggetti a cambi di maggioranza strumentali ai soli obiettivi ed ambizioni dei singoli. Le mie dimissioni, benché maturate da tempo, arrivano all’indomani di una sentenza del Consiglio di Stato che, invece, ha stabilito l’esatto contrario. Dopo circa quattro anni di lavoro intenso, lascio la presidenza perché non mi appassionano le contese per le poltrone che nulla hanno a che vedere con le modalità di affrontare le problematiche dell’avvocatura». – continua sotto – 

Tra i consiglieri vicini a Mallardo, Linda Maisto ha dichiarato: «Ho appreso con grande dispiacere la decisione del presidente Gianfranco Mallardo di dimettersi dalla sua carica. Colgo l’occasione per ringraziarlo per il lavoro immane che è stato portato avanti in questi anni, nonostante le tante difficoltà. Negli ultimi tempi, il Coa ha potuto funzionare quasi esclusivamente per l’approvazione dell’ordinario a causa di personalismi, ambizioni ed egoismi di singoli o gruppi di consiglieri che avevano come unico obiettivo l’accaparramento di poltrone, dimenticando completamente i problemi dell’avvocatura». «Ho assistito incredula – ha concluso Maisto – ad una girandola interminabile di alleanze che si scioglievano e si ricomponevano in pochissimo tempo.  Di fronte ad un mancato rispetto del mandato elettorale così evidente ed esecrabile, sarebbe auspicabile che tutti noi consiglieri ci dimettessimo in blocco e dessimo la parola ai nostri iscritti. Gli avvocati di Napoli Nord meritano rispetto e i problemi dell’avvocatura non possono più attendere». C’è invece, attendismo nelle file degli avvocati che oggi rappresentano la nuova maggioranza «per cautela politica adesso che bisogna trovare un nuovo assetto consiliare che dovrà eleggere un nuovo ufficio di presidenza», hanno dichiarato alcuni di loro.

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