Trentola Ducenta, assembramento durante “processione” non autorizzata. L’ira del sindaco

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – Il passaggio della banda musicale per i festeggiamenti di San Giorgio Martire era autorizzato. Solo che si è andati oltre con il trasporto, questo non autorizzato, del simulacro del santo dalla chiesa verso piazza De Filippo che ha inevitabilmente creato un assembramento. Un episodio che ha suscitato indignazione tra la comunità di Trentola Ducenta, con critiche sia alla parrocchia ma anche all’amministrazione comunale, inducendo il sindaco Michele Apicella a chiarire quanto accaduto e, soprattutto, le responsabilità. – continua sotto – 

“Qualche giorno fa – spiega il primo cittadino – era giunta al Comando di Polizia Municipale una formale richiesta del comitato festeggiamenti in onore di San Giorgio Martire per ottenere l’autorizzazione al passaggio di una banda musicale per le strade del paese nella giornata di domenica 25 aprile, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Autorizzazione che è stata concessa (leggi qui il documento,  ndr.), ribadisco, solo ed esclusivamente per il passaggio della banda musicale e nel rispetto delle disposizioni anti Covid. Dal momento che tale passaggio non avrebbe creato alcun tipo di assembramento, abbiamo ritenuto che poteva solo essere una bella occasione per portare un po’ di leggerezza e gioia tra i cittadini in un momento così particolare”. – continua sotto – 

Ma non è stato così. “Quello a cui abbiamo assistito – sottolinea Apicella – è andato ben oltre quanto disposto. Il disagio e la contravvenzione si sono creati nel momento in cui, in maniera del tutto arbitraria e, ripeto, priva di qualunque autorizzazione, è stato portato il simulacro del santo dalla chiesa verso piazza De Filippo. Ci si è così resi responsabili di un vero e proprio assembramento. Sono molto contrariato e rammaricato, tanto nei confronti degli organizzatori quanto nei riguardi di tutti coloro che hanno scelto autonomamente di aggregarsi e rendersi responsabili di un assembramento, poiché, a quanto pare, manca ancora il senso di responsabilità individuale e siamo ancora ben lontani dall’assunzione di consapevolezza del momento che stiamo vivendo e di come, in queste circostanze, da ogni nostra azione scaturisca l’incolumità della collettività”. – continua sotto – 

E agli attacchi rivolti nei suoi confronti, il sindaco replica: “Per quanto riguarda i sempre efficientissimi leoni da tastiera, ancora una volta agguerriti e pronti ad insultare e diffamare, mi limito a commiserarli e li invito, prima di ergersi a giudici, a guardare bene le responsabilità di ognuno prima di puntare il dito contro i responsabili sbagliati. Le valanghe di odio e di insulti sono vergognose e lasciano il tempo che trovano”.

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