Gricignano, “No Biodigestore”: tensione in piazza tra sindaco e attivisti. Santagata: “Via dall’Asi”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – No al Biodigestore a Gricignano ma anche no a insediamenti di nuove aziende o ampliamenti di quelle già esistenti che si occupano di stoccaggio e trattamento dei rifiuti. Lo ha ribadito il Comitato #NoBiodigestore che domenica mattina, in piazza Municipio, ha chiamato a raccolta numerosi cittadini per chiedere all’amministrazione comunale gli opportuni chiarimenti sull’iter intrapreso per scongiurare l’avvento dell’impianto di biogas e sui casi di alcune aziende (“Ecoplus” e “Sae”) che di recente hanno ottenuto autorizzazioni per avvio o ampliamento delle loro piattaforme e nuovi “codici” per trattare varie tipologie di rifiuti, comprese quelle per la produzione di “materia prima seconda” da destinare, non a caso, ad un biodigestore. – continua sotto – 

Per il comitato rimangono senza risposte diverse domande. “Perché – si chiedono gli attivisti – il Comune di Gricignano non ha partecipato alle conferenze dei servizi, non ha espresso nessun parere nell’iter che ha portato all’autorizzazione di Ecoplus e perché l’opposizione è stata silente su questo punto? Si rammenta che questa azienda porterà a Gricignano la lavorazione di ben 111mila tonnellate annue di rifiuti. Perché non si è battuto ciglio quando la stessa Ecoplus ha ottenuto la modifica della sua autorizzazione introducendo anche la lavorazione di rifiuti alimentari che produrrà ‘materia’ candidabile ad alimentare il biodigestore? A che punto siamo con il ricorso legale nei confronti dell’ultima autorizzazione concessa ad Ecoplus? Ci sono gli estremi, la modifica è di fatto una variante sostanziale, tuttavia il tempo stringe visto che il decreto che la notificava è arrivato a gennaio ma è sfuggito come dichiarato del sindaco. Perché non si è stati incisivi nel contrastare l’iter che ha autorizzato Sae a quintuplicare il quantitativo di rifiuti gestibile e ad introdurre la lavorazione di scarti alimentari, creando quindi le condizioni per aumentare ulteriormente il sostentamento locale al biodigestore?”. – continua sotto – 

IL SINDACO: “VOGLIAMO USCIRE DALL’ASI” – Da parte sua, il sindaco Vincenzo Santagata, ribadendo che l’amministrazione sta compiendo tutte le azioni possibili per scongiurare l’avvento del biodigestore, a partire dalla modifica delle norme di attuazione del piano regolatore vigente contenenti i codici “Cer” da interdire sul territorio. Inoltre, ha annunciato la volontà di fuoriuscire dall’area Asi “Aversa Nord” per gestire autonomamente il territorio industriale. Sui casi dei “codici” ottenuti dalle due aziende Ecoplus e Sae ha sottolineato che la semplice presenza in conferenza di servizi, dove il Comune ha un ruolo marginale e di competenza esclusivamente urbanistica, e il semplice “no politico” non hanno alcuna efficacia. L’obiettivo è quello di creare le basi per un “no sostanziale”. Ecco perché, come nel caso di Ecoplus, ha dato incarico legale per ricorrere contro le autorizzazioni ambientali concesse dalla Regione Campania. Così come è stato chiesto all’ufficio tecnico, da parte della vicesindaco e assessore all’Ambiente, Michela Caiazzo, di valutare se vi siano i presupposti per il rilascio del permesso a costruire alla Ecoplus. Poi Santagata ha lanciato la provocazione all’opposizione ma anche al comitato: “Se ritengono di avere gli elementi per esprimere un no sostanziale in conferenza di servizi sono disponibile anche a delegare”.  – continua sotto – 

TENSIONE IN PIAZZA – Durante la manifestazione i membri del comitato hanno rivolto alcune accuse al sindaco Santagata proprio in merito alla mancata presenza nelle conferenze di servizi. Ne è nato un battibecco: il comitato, da un lato, ha ritenuto “distratto” e “rinunciatario” l’atteggiamento del sindaco, il quale già nei giorni scorsi aveva ammesso che la vicenda Ecoplus gli era “sfuggita” e per tale motivo non c’era stata la sua presenza in conferenza di servizi; dall’altro lato, Santagata ha ribadito come il Comune non ha potere per scongiurare insediamenti di trattamento rifiuti sul territorio, arrivando a proporre un corteo dinanzi alla sede della Regione Campania. Una discussione animata che ha coinvolto anche la vicesindaco Caiazzo e il capogruppo dell’opposizione Vittorio Lettieri. IN ALTO IL VIDEO

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