Aversa, la maggioranza Golia agli ex alleati: “Si dimettano da commissioni”

di Daniela Rosato

Aversa (Caserta) – Chi non appoggia più il sindaco Golia dovrebbe dimettersi dalle commissioni e ristabilire la proporzionalità dei gruppi consiliari in base alla nuova articolazione creatasi dopo il 23 dicembre scorso in Assise. E’, in sintesi, la richiesta rivolta ai cosiddetti “dissidenti” dai consiglieri comunali Angelino, Alma, Andreozzi, Cesaro, Diana, Fiorenzano, Girone, Innocenti, Menale, Romano, Sagliocco, Scuotri, rimasti fedeli al primo cittadino. – continua sotto – 

“Dal 23 dicembre scorso, – affermano gli esponenti della maggioranza – la formazione politica nel nostro Consiglio Comunale è mutata. Da un lato, protagonisti consiglieri eletti con il sindaco Golia che continuano a lavorare per rallentare l’azione di rilancio amministrativo; d’altro lato, invece, noi, che con grande rispetto delle prerogative delle minoranze, con le dimissioni del consigliere Angelino dalla Commissione Trasparenza, rendiamo agibile la doverosa attività di controllo così come previsto dai regolamenti consiliari. Ed è nel medesimo interesse che chi sedeva nei banchi di maggioranza, pur non avendo mai fatto sentire il proprio apporto propositivo, dovrebbe dimettersi dalle commissioni consiliari per consentire alle stesse di essere vero strumento di supporto agli atti amministrativi che questa maggioranza produce senza voler escludere dal dibattito la nuova minoranza. Al momento non è possibile in quanto in alcune commissioni non vi è la giusta proporzionalità di tutti i gruppi consiliari”. – continua sotto – 

“Auspichiamo – continuano dalla maggioranza Golia – he i paladini dell’inquisizione e della verità assoluta rivedano questa posizione per riconsegnare alla maggioranza uno strumento utile per portare avanti gli indirizzi del Governo locale e gli atti di programmazione e pianificazione che competono al massimo organo collegiale che è il Consiglio Comunale. Qualora così non fosse, dobbiamo prendere atto che è tutto frutto di una strategia tesa a paralizzare, così come si sta provando a fare per gli uffici, anche le commissioni, cercando di rallentare anche il lavoro preparatorio delle Commissioni Consiliari”. “Fare opposizione – concludono – non significa bloccare, ma controllarla e arricchire l’azione amministrativa. Ad oggi registriamo una minoranza che ha optato per la linea dell’ostruzionismo, auspichiamo però di essere smentiti dai fatti”.

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