Maradona: “Sulla mia lapide scrivete ‘Gracias a la pelota'”

di Redazione

«Vorrei che sulla mia lapide fosse scritto “Gracias a la pelota” (grazie al pallone; ndr)». Queste parole sono impresse oggi in maniera ancora più forte, rispetto a quando Diego Maradona le pronunciò qualche anno durante una puntata del programma «La Noche del 10», nella mente dei familiari del campione argentino. Una volontà che in qualche modo potrebbe essere rispettata quando, al termine del rito funebre, Diego Maradona sarà tumulato nel cimitero di Buenos Aires. «Cosa direi a Maradona al cimitero? – disse ancora l’ex fuoriclasse – Grazie di aver giocato al calcio, perché è stato lo sport che mi ha dato maggiore allegria, è stato come toccare il cielo con un dito. E direi gracias a la pelota. Sì, vorrei che sulla mia lapide fosse scritto: Gracias a la pelota». – continua sotto – 

E al Clarin, il quotidiano argentino che per primo ha rivelato al mondo la morte del campione, Maradona disse poche settimane fa, in occasione del suo sessantesimo compleanno: «Mi domando se la gente continuerà ad amarmi». Quasi una premonizione per Diego. «Sono stato e sono molto felice. Il calcio mi ha dato tutto quello che ho, più di quello che avrei mai immaginato – erano state le parole del campione argentino – se non avessi avuto questo vizio (il riferimento era alla cocaina; ndr) avrei potuto giocare molto di più. Però oggi questo è passato, sto bene e quello che più mi dispiace e non avere i miei genitori. Sempre esprimo questo desiderio un giorno in più con la Tota, però so che dal cielo è orgogliosa di me ed è molto felice». L’affetto della gente ha rappresentato sempre, per Diego, la migliore terapia ai suoi mali. «Sarò eternamente grato alle persone. – disse al Clarin – tutti i giorni mi sorprendono. A volte mi domando se la gente continuerà ad amarmi, se continueranno a sentire lo stesso sentimento nei miei confronti». – continua sotto – 

La salma di Diego Armando Maradona è arrivata alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale argentino, in mattinata. Dove è stata allestita la camera ardente. E dove migliaia di persone sono già in fila per rendere omaggio al Pibe de oro. La camera ardente è stata aperta al pubblico solo alle ore 6 locali, le 10 italiane, L’ingresso dei visitatori all’edificio che si affaccia sulla storica Plaza de Mayo avviene attraverso la calle Balcarce, al numero 50. La veglia funebre durerà solo fino alle 16 locali di oggi (le 20 italiane), dopodiché Maradona verrà sepolto. Su espressa richiesta della famiglia, i funerali verranno celebrati oggi stesso anziché sabato. – continua sotto – 

La famiglia e gli amici di Diego hanno avuto modo di vederlo per l’ultima volta all’alba in una zona riservata che è stata allestita alla Casa Rosada, in una cerimonia privata alla quale erano presenti Claudia Villafañe, Gianinna e Dalma Maradona, oltre a Veronica Ojeda, Dieguito Fernando e Jana Maradona. Tanti i giocatori tra cui Carlos Tevez, Martín Palermo e i campioni del mondo del 1986 in Messico. Sul posto sono presenti anche Chiqui Tapia, presidente della federazione calcistica argentina, e Guillermo Coppola, ex agente di Maradona. Uno dei primi ad arrivare a Casa Rosada è stato Sergio Goycochea. Il portiere titolare dell’Argentina ai Mondiali del 1990 in Italia, nonché co-conduttore del famoso programma “La Noche del Diez”. La bara di Maradona per l’ultimo omaggio al popolo argentino sarà chiusa. – continua sotto – 

Intanto, sono stati resi noti i risultati dell’autopsia preliminare sulla salma di Maradona: la morte è stata provocata da una insufficienza cardiaca acuta provocata da un edema polmonare acuto. Queste le cause del decesso secondo quanto riportato da La Nacion che riferisce dell’esito preliminare dell’autopsia effettuata presso l’ospedale San Fernando di Buenos Aires.

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