Aversa, strisce blu: polemica su limite abbonamenti per residenti e pendolari

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Sono almeno duemila gli aversani che da quando prenderà il via il servizio di sosta a pagamento, le famigerate strisce blu, saranno costretti a pagare diverse migliaia di euro all’anno per poter parcheggiare la propria autovettura nei pressi della propria abitazione. Non si sblocca, infatti, la situazione post gara di appalto del servizio con il capitolato che prevede un massimo di abbonamenti, tra residenti e pendolari che lavorano ad Aversa, non superiore a 300. Praticamente nulla a fronte di una città di 55mila persone che di mattina diventano almeno 80mila tra addetti ai lavori di uffici, scuole di ogni ordine e grado (università compresa), tribunale, Inps, Inail e chi più ne ha più ne metta.

Parco Argo e Parco Coppola sul piede di guerra – Gli aversani contestano, tra l’altro, la scelta di aver tracciato strisce blu anche in strade periferiche, come la zona sud di via di Jasi, e si chiedono «se l’obiettivo è quello di non far giungere le auto al centro, perché si fa pagare anche chi parcheggia lontano dal centro? Sembra che l’obiettivo è solo quello di fare cassa e se è vero che il capitolato non lo ha voluto questa amministrazione, se non fa nulla almeno per tentare di cambiarlo, di fatto lo condivide». A preannunciare una vera e propria protesta popolare sono soprattutto gli abitanti dei due quartieri residenziali storici, nati negli anni sessanta e settanta dello scorso secolo, il Parco Argo e il Parco Coppola, dove i garage praticamente non vi sono, salvo poche eccezioni relative a condomini più recenti. In questi ultimi giorni, poi, sembra essere scoppiata un’ulteriore grana relativa alla mancata previsione di posti riservati per i mezzi comunali di emergenza e di servizio in piazza Municipio. Gli autoveicoli comunali, in pratica, pur essendo esonerati dal pagamento, di fatto, in quella zona della città sarebbero destinati a non trovare parcheggio se non al Parco Pozzi, una dislocazione assurda se si considera le finalità di questi mezzi.

Oliva: “Nessuna programmazione, si ascolti chi vive davvero la città” – «Questa amministrazione – ha dichiarato il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva – è nata male e finirà peggio. Dopo aver firmato solo trascorso un anno dal termine della gara il contratto per la sosta a pagamento, oggi, dopo mesi, non è dato sapere se e quando partirà il servizio». «È evidente – continua Oliva – che il sindaco navighi a vista, senza alcuna programmazione né condivisione con la sua ex maggioranza, perché non c’è condivisione di nulla». Ritornando alle strisce blu, l’esponente del centrodestra aversano continua: «Sarebbe opportuno inserire delle modifiche, ovviamente con una bella tavola rotonda, composta dalla maggioranza, dalla minoranza e dalla ditta vincitrice che tengano presente di aspetti del territorio, quali: aumento degli abbonamenti sia per i residenti che per i lavoratori; slittamento del pagamento dalle 8 del mattino alle 9 in modo da favorire l’ingresso agli istituti scolastici e procrastinare l’ora alla sera; pagamento della sosta nei giorni feriali, onde evitare di lasciare la città in mano agli abusivi; prevedere un unico pagamento di cinquanta centesimi per il cimitero ed abolirlo la domenica; procrastinare alle 24,00 il termine del pagamento della sosta nelle zone della movida». «Queste – conclude Oliva – le mie proposte, queste le proposte di chi vive la città è la ascolta che mi auguro di condividere. Un ultima riflessione relativamente al divieto di accesso inserito su via Modigliani: è evidente che il sindaco sia arroccato nella sua presunzione. E’ sbagliato e va rimosso. Quotidianamente infranto da migliaia di automobili: che senso ha? È evidente la approssimazione di una giunta che dopo le regionali barcolla ancora più di prima».

Menale: “Già stiamo valutando soluzioni per i residenti” – «Ancora una volta – afferma da parte sua il consigliere comunale di maggioranza Mimmo Menale – il consigliere Oliva avrebbe fatto meglio a tacere perché le sue rimostranze arrivano fuori tempo massimo dato che sedeva in giunta mentre venivano decise le regole e le modalità con cui regolare la sosta a pagamento nella nostra città». «Abbiamo già incontrato la ditta e si stanno valutando soluzioni per andare incontro ai residenti – conclude Menale – che non hanno il posto auto, quelle migliaia di famiglie che Oliva e soci hanno ignorato come del resto in decennio hanno ignorato i reali bisogni della città. Quando vuole dare una mano concretamente e non fare demagogia spicciola sui giornali sono a sua completa disposizione».

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