Aversa, petizione per “rivedere” sosta a pagamento: firma anche il presidente Palmiero

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Strisce blu, il pateracchio è servito. Nonostante siano state tracciate da tempo e da una decina di giorni siano stato installati anche i parchimetri, il servizio di sosta a pagamento non decolla e i tempi sembrano dilungarsi. Una sensazione avvalorata anche dall’esito dell’incontro che l’amministrazione comunale ha avuto ieri mattina con i rappresentanti della Publiparking, la società che si è aggiudicata l’appalto e che vorrebbe iniziare il servizio, ma teme ripercussioni negative per gli aversani per alcune previsioni del capitolato troppo pesanti per gli automobilisti.

Intanto, per ora l’amministrazione non dà il via libera. E gli automobilisti già si stanno organizzando. Non a caso, un gruppo spontaneo sta raccogliendo forme per una petizione con la quale si chiede al sindaco di rivedere una serie di previsioni del capitolato. A firmare la petizione, quasi a voler confermare quanta bagarre ci sia sull’argomento, anche il presidente del Consiglio comunale, Carmine Palmiero. «Quello delle strisce blu – ha dichiarato il presidente dell’assise cittadina – è un tema troppo sentito in città e oltremodo sottaciuto. Ci sono troppe domande a cui i cittadini non riescono ad avere risposte. E’ risaputo che il bando per l’assegnazione dell’appalto per la sosta regolamentata ha avuto un iter molto complesso ed è stato emanato dalla precedente amministrazione. Alcuni, tra cui il sottoscritto, impegnato anche su altri fronti, possono aver saltato qualche passaggio».

«Domenica scorsa, proprio per questo, – ha continuato Palmiero – ho incontrato dei cittadini che, avendo organizzato un banchetto di raccolta firme, mi chiedevano di aderire. Le istanze sono abbastanza legittime, ovvero: la richiesta di aumentare gli abbonamenti per i residenti che non hanno un posto auto privato; prevedere l’esenzione nei week-end per posti con particolare affluenza come il cimitero o le chiese; prevedere particolari agevolazioni per le donne incinte. Proprio in virtù di queste osservazioni, ho tentato di avere delucidazioni dall’assessore al ramo Eleonora Giovene di Girasole e, chiaramente, facendo parte dell’amministrazione l’ho fatto in modo informale, ovvero attraverso vari messaggi WhatsApp, chiamate o addirittura lunedì mattina attraverso il vicesindaco purtroppo senza mai avere riscontro. È la dimostrazione plastica di uno scollamento preoccupante tra l’organo esecutivo e i consiglieri comunali: ciò non fa bene alla città verso cui dovrebbero essere protese tutte le forze in campo, anche e soprattutto quelle non elette ma nominate».

Da parte sua, dall’opposizione il consigliere di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva, ha annunciato: «Lunedì mattina ho protocollato un’istanza con la quale ho ricordato al sindaco che la sua amministrazione, dopo aver sottoscritto solo dopo un anno il contratto per la sosta a pagamento ad oggi non comunica né a noi consiglieri né alla cittadinanza intera se e quando partirà il servizio. Gli ho, poi, chiesto le stesse cose che avevo chiesto da queste colonne. Alle dichiarazioni di Oliva risponde il capogruppo consiliare de “La Politica che Serve”, Mimmo Menale: «Ancora una volta il consigliere Oliva avrebbe fatto meglio a tacere perché le sue rimostranze arrivano fuori tempo massimo dato che sedeva in giunta mentre venivano decise le regole e le modalità con cui regolare la sosta a pagamento nella nostra città. Abbiamo già incontrato la ditta e si stanno valutando soluzioni per andare incontro ai residenti che non hanno il posto auto, quelle migliaia di famiglie che Oliva e soci hanno ignorato come del resto in un decennio hanno ignorato i reali bisogni della città. Quando vuole dare una mano concretamente e non fare demagogia spicciola sui giornali sono a sua completa disposizione».

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