Aversa, un dipinto dello psichiatra Filippo Saporito nella Sala della Memoria

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Un dipinto raffigurante lo psichiatra aversano Filippo Saporito sarà collocato nella Sala della Memoria al terzo piano della casa comunale accanto a quelli già presenti degli altri figli di Aversa. A deciderlo, su proposta dell’assessore alla Cultura, Luisa Melillo, la giunta comunale normanna.

A lanciare l’idea la Commissione Consiliare alla Cultura, presieduta dal consigliere comunale Paolo Santulli, «che ha proposto di aggiungere, ai dipinti esposti nella cosiddetta “Sala della Memoria” di questo Ente, che ritraggono – come si legge nella delibera relativa – uomini illustri della città di Aversa, anche un quadro dedicato a Filippo Saporito, uno   dei luminari della psichiatria e della criminologia mondiale, nato ad Aversa nel 1870 ed ivi morto nel 1955». «Il suddetto consigliere – si legge ancora nella delibera dell’esecutivo normanno – ha comunicato la propria volontà di donare gratuitamente a questa Amministrazione, in comodato sine die, una tela raffigurante l’immagine di Filippo Saporito, realizzata dall’artista Antonio Manna, con l’unica condizione che a fianco della stessa venga apposta una targa riportante il nominativo de! donatore».

La giunta ha, quindi, accolto «la richiesta del consigliere Paolo Santulli stante la particolare valenza della donazione in argomento, finalizzata a ricordare la figura di uno dei nostri concittadini più celebri, cui è dedicato anche l’attuale casa circondariale di Aversa (ex Opg)». «Dopo aver donato al Comune i quadri di De Lieto, Cimarosa, Jommelli, Andreozzi, Gallo, Caianiello, Ruberti, – ha dichiarato da parte sua Santulli – questa volta è quello di Filippo Saporito che non poteva mancare nella “Sala della Memoria” del nostro Municipio». Quando, poi, gli viene chiesto quali motivazioni lo spingono a questi gesti, l’ex parlamentare risponde: «In linea generale ritengo essenziale che non si perda la memoria di quanti hanno dato lustro alla nostra Città. Costruiamo il futuro recuperando le buone radici. Alienare la storia è negare la realtà. Vero che la tradizione aversana porta a “cancellare” quanti meritevoli di “memoriaria”…! Le cause principali sono legate alla invidia, alla gelosia e all’ignoranza».

Santulli conclude con una esortazione: «Bisogna invertire la tendenza. Nel caso di Saporito, dimenticandolo, si cancella una gloria aversana in campo mondiale, un uomo che ha favorito che Aversa fosse definita il paese dei pazzi, non in senso dispregiativo, come è sempre passato nell’immaginario collettivo. Sì perché la scuola mondiale di trattamento dei malati di mente è nata da noi con uomini del calibro di Filippo Saporito che ne è stato l’emblema».

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