Gricignano, il piazzale del Rione Campotonico in preda a erbacce e incuria

di Carlo Achille Caiazzo

Gricignano (Caserta) – Per tantissimi gricignanesi è forte il rammarico nel veder il “Piazzale Rione Campotonico” deturpato da erbacce e incuria, non poterne valersi né servirsi, perché, sebbene rappresenti uno spazio vitale per la vivibilità di una vasta zona della cittadina, ai confini con la città di Aversa, da troppi anni versa in uno stato di completo abbandono. A riguardo, si sottolinea che negli ultimi decenni il territorio comunale è risultato urbanizzato soprattutto in una zona, dove, a partire dagli anni Sessanta, sono sorti diversi “rioni nuovi” in direzione della città normanna verso la quale la cittadina ha avuto la sua naturale espansione urbanistica con costruzione di tantissime abitazioni, residenze e villini.

L’amarezza è tanta anche perché i lavori di realizzazione, pur avviati da ben 15 anni, ancora oggi non risultano ultimati al punto che il piazzale si presenta trascurato, in presenza di erbe infestanti, di due vasche e fontanili in pessimo stato, panchine rotte e divelte, alberelli che sono rinsecchiti oppure mancanti, etc.; essendo per lo più privo di pavimentazione e recinzione, mostra evidenti limiti e ostacoli per un suo piacevole utilizzo. Risulta che, nel corso degli anni, non sono stati disposti i necessari interventi di completamento né messe attrezzature essenziali da poter rispondere alle normali esigenze di vita sociale per i diversi strati della popolazione, per cui lo spazio non ha potuto adempiere alla specifica funzione di rappresentare una nuova “Piazza”, in cui assicurare contesti soddisfacenti per la qualità della vita e del benessere della cittadinanza.

Per questo, tra le tante problematiche prioritarie da affrontare e risolvere, l’auspicio dei cittadini è che l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Vincenzo Santagata, possa nuovamente in maniera congiunta mettere mano a una pianificazione per la riprogettazione del luogo, che sia finalizzata a una definitiva sistemazione e sospirato completamento, riprendendo, da un lato, l’attività e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture già esistenti; e, dall’altro, programmando quegli interventi utili a dare un riordino e assesto definitivo tali da renderlo davvero “Piazza”, in aggiunta alla storica piazza Municipio. In qualche occasione, invero, dopo l’emergenza sanitaria del Covid-19 del periodo di fine quarantena, nella fase di ripartenza delle attività economico-produttive e sociali, onde evitare rischi di contagio e assembramenti, alcuni giovani, ragazzi e bambini, ma anche anziani hanno provato ad “appropriarsene” in alcune ore pomeridiane e serali, in quanto desiderosi di relazionarsi, fare una semplice passeggiata oppure conversare e trascorrere momenti di vita all’aria aperta, per cui il piazzale sembrava via via popolandosi di un buon numero di persone.

Purtroppo, per mancanza di accettabili standard e di condizioni minime di svago e passatempo, hanno dovuto poi tristemente desistere, facendo riemergere inevitabili lamentele da parte di numerosi cittadini sulla situazione di degrado e incuria in cui da troppo tempo si trova. Eppure, per scelte tecniche e urbanistiche, l’opera fu approvata oltre 20 anni fa nell’allora Prg e valutata fondamentale per la vivibilità dell’intera zona, visti la crescente espansione urbanistica e il notevole aumento demografico del paese. Nella proposta progettuale, il piazzale avrebbe dovuto essere punto di aggregazione dei residenti, cuore pulsante dei nuovi rioni, valida alternativa rispetto centro storico; per “cattiva sorte”, poi, non ha avuto completa concretizzazione per renderlo fruibile in un’area strategica, molto abitata e frequentata, all’incrocio di strade fondamentali per la viabilità dell’intera cittadina. Basti considerare che nelle immediate vicinanze, oltre ad essere presenti numerosi esercizi e attività commerciali e la farmacia comunale, vi insistono due importanti “enti istituzionali” del Comune, la scuola dell’Infanzia “Collodi Lorenzini” e la sede della parrocchia della Madonna del Rosario. A qualche centinaio di metri sono collocati pure due istituti scolastici, alquanto affollati, della secondaria di secondo grado di Aversa, l’Isis “Volta” e l’Ite “Gallo”, i quali a pieno titolo rientrano nel contesto territoriale di Gricignano.

Pertanto, a fronte di legittima richiesta dei cittadini e di sprone per riqualificazione dell’intera area, si ritiene opportuno che le autorità municipali possano porre la dovuta attenzione verso la struttura, mettendo in atto l’iter per il completamento dell’opera e riordino risolutivo del connesso sistema viario, alla luce di differenti criticità presenti, non solo per restituire onorabilità e decoro ad uno spiazzo, che negli ultimi lustri è stato molto trascurato dalle amministrazioni comunali succedutesi alla guida dell’Ente comunale, bensì anche per migliorare la vivibilità di numerosi abitanti. Se si esclude, Infatti, i giorni di preparazione e lo svolgimento di festeggiamenti religiosi, a cura del Comitato della parrocchia del Rosario, la piazza viene frequentata da chi porta fuori il cane per una forma di sgambamento, se non fare espletare i bisogni fisiologici degli animali, con palesi contraccolpi negativi sul piano igienico-sanitario; e, di tanto in tanto, da alcuni ragazzini che si trattengono per pochi minuti a giocare oppure dare qualche calcio al pallone, giacché sprovvista di quelle caratteristiche da permettere di attivare dinamiche e relazioni sociali, che rendono uno spazio pubblico una vera “Piazza”.

Perciò è importante che l’Ente comunale intervenga, vista la tangibile assenza di elementi primari e funzionali, dalla pavimentazione e recinzione alla segnaletica, alberi e verde, panchine e arredo pubblico, e di buon raccordo delle strade, tra le più trafficate della cittadina, con l’asse veicolare dei rioni. Di certo, la realizzazione di spazi di socialità e il riordino per il compimento potranno concorrere a dare identità e senso di comunità alla “piazza”, offrendo stimolanti occasioni di socializzazione, d’incontro e dialogo sul piano intra-intergenerazionale, con la creazione di opportunità di cultura, divertimento e svago, come di altri aspetti da inserire nel contesto urbanistico, ma pienamente rispondente ai bisogni della cittadinanza.

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