Aversa, Ciaramella: “Su bilancio solo accuse reciproche, ma la verità è un’altra”

di Redazione

Aversa (Caserta) – «Le due parti politiche, maggioranza ed opposizione, cercano di addossare la responsabilità all’altra parte politica, invece quello che è capitato è un fatto fisiologico che col tempo metterà i comuni nelle condizioni di chiedere il dissesto. Questa è la verità». A parlare è Domenico Ciaramella, già due volte sindaco di Aversa, soprattutto nella sua veste di tecnico della materia essendo revisore dei conti e giudice tributario che si pronuncia sulla vicenda dei 19 milioni di euro cancellati dal consuntivo in quanto crediti di difficile esazione.

«Sulla mia breve esperienza nella Giunta guidata da Enrico De Cristofaro – afferma l’attuale assessore al Bilancio della giunta Golia, Francesca Sagliocco – sono state dette tante bugie nel solo tentativo di screditare l’attività di risanamento delle entrate comunali. Affermare che, nella mia qualità di assessore nella passata amministrazione, abbia approvato e predisposto il consuntivo nonché il previsionale 2017/2019 denota una preoccupante amnesia da parte di chi sedeva al tavolo della Giunta, atteso che, nella mia non lunga esperienza di assessore nella giunta De Cristofaro, non ho né predisposto né presentato in giunta o in consiglio comunale alcuno schema né di consuntivo né di bilancio preventivo come si evince facilmente dagli atti pubblicati all’Albo Pretorio». Per quanto riguarda la vicenda dei 19 milioni cancellati dalle poste attive, Sagliocco afferma: «Si è determinato il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità tenendo conto delle reali capacità di incasso delle entrate comunali degli ultimi cinque anni, mentre la percentuale cui fanno riferimento riguarda il calcolo del Fondo nel bilancio preventivo e non nel consuntivo oggetto di discussione».

«L’assessore – afferma, da parte sua, l’ex consigliere comunale Michele Galluccio – dovrebbe ben far capire​ ai giovani apprendisti che ogni bilancio, specialmente quello Consuntivo, viene redatto dallo stesso ufficio da 20 anni, viene poi vistato da un dirigente, con un parere dell’organo dei revisori dei conti che​, alla fine, nella loro relazione, danno sempre raccomandazioni. Se avessero trovato qualcosa di così scandaloso, come si vuole far credere, di certo non avrebbero fatto complimenti nel denunciarlo mettendo tutto nero su bianco».

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