Coronavirus, 35 i contagi e 3 i morti nel Casertano

di Redazione

Considerando gli otto nuovi casi registrati ieri, sono 35, al momento, i contagi da coronavirus Covid-19 sul territorio della provincia di Caserta, alcuni ricoverati, altri a casa in isolamento. Tre i deceduti: a Mondragone, San Prisco e a Santa Maria Capua Vetere.

Nel dettaglio: 8 casi a Santa Maria Capua Vetere (di cui uno deceduto); 5 a Bellona; 3 a Mondragone (dei quali uno deceduto); 2 a San Prisco (di cui uno deceduto); 1 a Caserta, 2 ad Aversa; 2 a Casagiove; 2 a Sant’Arpino, 2 a Falciano del Massico, un caso ciascuno a Capodrise, Capua, Casal di Principe, Cesa, Curti, Parete, Portico di Caserta, Santa Maria a Vico, San Tammaro, Villa Literno. Di alcuni casi positivi bisognerà aspettare l’ulteriore conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Intanto, l’Asl Caserta, nel rinnovare l’invito ad attenersi alle disposizioni impartite dalle autorità governative e regionali, e quindi a restare a casa, limitando quanto più possibile gli spostamenti, sottolinea: “Nessuno può ritenersi immune dal contagio e, soprattutto, è dovere di ogni persona tutelare la fasce sociali più vulnerabili: anziani, immunodepressi, soggetti affetti da patologie respiratorie”. “La situazione – continuano dall’azienda sanitaria – ci richiama ad attuare comportamenti virtuosi ispirati da un alto senso di civiltà e di solidarietà. È il momento di mettere in pratica il sentimento di appartenenza alla comunità e di proteggere, in quanto gruppo coeso, i nostri concittadini più deboli. L’obiettivo prioritario è fermare il contagio. Fino a quando comportamenti individuali, dettati da una falsa sicurezza in se stessi e da una profonda mancanza di considerazione degli altri, saranno messi in atto, il grosso sacrificio delle categorie sociali, direttamente coinvolte, risulterà vanificato”.

Al momento attuale ci sono molti cittadini in sofferenza. Il riferimento non è rivolto esclusivamente al personale sanitario che l’Asl accoglie nel suo organico ma anche a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori occupati in attività economiche colpite dalle misure di sospensione messe in campo che riguardano cinema, teatri, pub, attività commerciali e ricreative e, in generale, tutto il settore dei servizi alla persona. “Non possiamo lasciare queste categorie sociali, ad affrontare l’emergenza, prive del nostro supporto, ciascun cittadino è chiamato a collaborare affinché tutto il Paese possa superare questo momento”.

L’Asl Caserta invita ognuno ad attenersi rigorosamente alle disposizioni, in particolare a non alimentare flussi di movimento da e per le aree in rosso che, per il momento, riguardano l’intera Lombardia e numerose città del nord, ma che possono allargarsi di giorno in giorno. In generale, è comunque necessario limitare i contatti diretti con chiunque e quindi, quanto più possibile, restare presso il proprio domicilio. Il buonsenso invita a riconoscere l’incongruenza di chiudere le scuole, i luoghi di culto e di cultura, i luoghi di ricreazione, quando poi gli assembramenti cittadini, di adulti e minori in età scolare, avvengono nelle piazze e nelle sedi private.

“Il sacrificio dell’isolamento è pesante e innaturale, ma va intrapreso per supportare il sacrificio, ben più gravoso, che ricade sulle categorie sociali direttamente coinvolte”, sottolineano ancora, facendo appello “a tutte le cittadine e a tutti i cittadini, affinché questa emergenza possa essere superata riducendo al minimo i costi che si contano in termini di vite umane. L’Asl Caserta è sicura di poter contare sul profondo senso civico e di appartenenza comunitaria della propria cittadinanza”.

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