Nusco, cavatore di tartufi abusivo sanzionato dai carabinieri

di Redazione

In Campania la ricerca e la raccolta dei tartufi è disciplinata da una legge nazionale e regionale ed il rispetto di tali norme evita di arrecare danno alle tartufaie.  La legge nazionale detta alcune regole comuni, dando poi mandato alle regioni di disciplinare, sul proprio territorio, la raccolta. Questa è consentita esclusivamente con l’utilizzo di particolari arnesi: il “vanghetto” o “zappetto”, avente una lama non superiore ai 15 centimetri di lunghezza e una larghezza in punta non superiore a 8 centimetri.

È vietata la zappatura del terreno in quanto uccide il fungo. È inoltre proibita la raccolta di tartufi immaturi o avariati nonché la ricerca nelle ore notturne, da un’ora dopo il tramonto ad un’ora prima del sorgere del sole. Il Gruppo Forestale Carabinieri di Avellino ha intensificato i controlli in tale delicato settore per verificare la corretta applicazione, da parte dei cercatori, delle norme che disciplinano la raccolta del tartufo ed evitare che a causa dell’imperizia di alcuni di loro si arrivi al totale danneggiamento delle tartufaie.

Nell’ambito di tali servizi, nel Parco Regionale dei Monti Picentini, in agro del Comune di Nusco, i Carabinieri della Stazione Forestale di Bagnoli Irpino hanno individuato e sanzionato un uomo intento alla ricerca e raccolta di tartufi, in assenza dei titoli autorizzativi previsti dalla normativa. È bene ricordare che le modalità di raccolta non conformi alla norma finiscono per arrecare notevoli danni agli ecosistemi tartufigeni. Tutto ciò minaccia la conservazione di una risorsa unica e dal valore considerevole.

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