Aversa, baldoria e inciviltà: la movida torna ad affliggere i residenti del Seggio

di Nicola Rosselli

Aversa – Ora ci sono anche i balli di gruppo in piena notte come una discoteca all’aperto. Nulla più sembra mancare alla movida aversana che, dopo una breve pausa estiva, ha ripreso con rinnovata efficacia in questo ultimo fine settimana a cavallo tra agosto e settembre con le città che ricominciano a ripopolare. Così è stato anche per “il Seggio”, la strada della movida aversana per antonomasia, presa letteralmente d’assalto da centinaia di giovani e giovanissimi, tanto da far ritornare nei residenti l’angoscia per quanto sono costretti a patire. Non solo da prigionieri nelle proprie abitazioni, ma prigionieri costretti ai rumori assordanti provocati dalla musica dei locali, dal vociare e, soprattutto, dalla maleducazione di molti.  Come quel giovane che mentre stava urinando su di un portone d’ingresso si è visto investire da un meritato secchio d’acqua rovesciatogli addosso da una residente esasperata.

“Quando non ci sono agenti della Polizia municipale o altri esponenti delle forze dell’ordine – commenta Silvia, una residente di via Seggio – la situazione degenera. Purtroppo, la movida finisce sui giornali solo quando ci sono le risse o le rapine, ma nessuno denuncia la nostra situazione. I locali di via Seggio arrivano a chiudere anche alle 4.30 del mattino e vendono alcolici a tutti, minori compresi, in bottiglie di vetro che, poi, vengono regolarmente lasciate in strada con grave pericolo per i passanti che, come già avvenuto, si feriscono con i cocci di vetro”. Una situazione della quale si è fatta carico la consigliera comunale Imma dello Iacono che ha indetto un summit con residenti e rappresentanti di categoria per giovedì pomeriggio presso la casa comunale.

Un appuntamento che rischia di essere l’ennesimo di una serie che, pur transitando amministrazioni e sindaci, non hanno mai approdato a nulla di concreto. Nemmeno come quando a perdere la vita nel corso di una lite per futili motivi fu un giovanissimo quindicenne per mano, e per coltello, di un diciassettenne. C’è stata, poi, la stagione delle sfide tra gruppi di ragazzi dei diversi paesi dell’agro aversano che si davano appuntamento nella città normanna per affrontarsi a suon di pugni. Per non parlare dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. Cocaina e marijuana si possono procurare con facilità sorprendente in zone centralissima di Aversa dove, altrettanto facilmente, vengono consumate tra l’indifferenza generale.

La vicenda è stata più volte oggetto anche delle riunioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che diverse volte si è tenuta addirittura nella stessa città normanna, ma ogni volta la montagna ha partorito il classico topolino. Si è sempre parlato di un coordinamento interforze, ma l’intento è rimasto solo un buon proposito, così come solo è rimasto a fronteggiare questa marea di giovani provenienti non solo dall’agro aversano, ma anche dai centri dell’hinterland settentrionale partenopeo, il già sguarnito corpo di polizia municipale. Polizia e carabinieri compiono solo rare apparizioni. Anche se, occorre riconoscerlo, quasi quotidiani sono gli arresti che questi ultimi effettuano ai danni di spacciatori   quasi sempre italiani.

“Nei prossimi giorni – ha dichiarato, da parte sua, il sindaco Alfonso Golia – incontrerò il comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino, per pianificare come potenziare i controlli in città nel fine settimana, come già fatto nel periodo estivo. E’ ferma intenzione dell’amministrazione comunale far rispettare le regole e coniugare gli interessi di residenti e imprenditori. Ovviamente, con il comandante parleremo anche degli altri servizi di controllo da realizzare e di come affrontare l’apertura delle scuole”.

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