Cesa, opposizione diserta il Consiglio: “Protesta per una situazione non più tollerabile”

di Redazione

Cesa – “Siamo stanchi della ‘autocrazia’ di questa amministrazione che sempre più frequentemente agisce senza confrontarsi con gli altri componenti del Consiglio comunale”. Così i gruppi di opposizione consiliare, rappresentati da Raffaele Bencivenga ed Amelia Bortone per il Movimento 5 Stelle, Ernesto Ferrante e Carmine Alma per “Cesa C’è” e Luigi De Angelis per il “Centro Democratico”, i quali, a fronte della mancata presenza alla seduta consiliare di oggi, ribadiscono di aver “fatto presente più volte sia in sede di conferenza dei capigruppo, sia durante le sedute scorse, l’inadeguatezza dell’orario di svolgimento ormai abituale dei Consigli: le 10.30 del mattino e per di più durante la settimana”.

Una situazione che la minoranza ritiene “non più tollerabile”. Ecco perché i consiglieri dei tre gruppi, hanno deciso, di comune accordo, di non partecipare al Consiglio di oggi come “forma di protesta per la condotta perdurante di questa maggioranza, puntualmente pronta a non assumersi mai la responsabilità di un modo di agire che non è episodico e non è certamente casuale, scaricando su altri colpe e motivazioni dello svolgimento delle sedute consiliari di mattina”. “Questa volta – continuano – c’era un motivo ancor più valido alla base della nostra richiesta di posticipare il Consiglio anche solo di qualche ora, ossia una esigenza particolare di carattere non solo politico ma umano e personale di un consigliere, ma come al solito non è stato possibile accoglierla perché l’attuale segretaria comunale ‘aveva altri consigli in altri comuni’. In sostanza, per la maggioranza consiliare di Guida, l’esigenza di fissare le sedute di mattina nascerebbe sempre dalle richieste delle segretarie comunali che si stanno alternando al Comune di Cesa”.

“Purtroppo, – concludono dall’opposizione – siamo al cospetto di persone (non ci riferiamo alle segretarie comunali, sia chiaro) che dimostrano di non sapere nemmeno cosa sia quel rispetto che ipocritamente pretendono da altri. Il rispetto deve essere reciproco e non a chiacchiere. A chi ostenta sfacciatamente arroganza mancanza di rispetto per quegli elettori che ci hanno dato l’opportunità di rappresentarli, diciamo: continuate a cantarvela da soli come avete sempre fatto. Quest’andazzo prima o poi finirà”.

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