Pallagorio, padre e figlio allevatori uccisi arrestato presunto killer

di Redazione

Arrestato Annunziato Lerose, 62 anni, pensionato di San Nicola dell’Alto, ritenuto l’esecutore del duplice omicidio di due allevatori del posto, Francesco e Saverino Raffa, rispettivamente padre e figlio, avvenuto tra Pallagorio e San Nicola dell’Alto il 22 dicembre 2018. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Crotone hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere emessa Tribunale di Crotone.

Francesco Raffa e suo figlio Saverino furono barbaramente uccisi a colpi di fucile per futili motivi. Poi vennero ritrovati in aperta campagna, in località Furci, lungo la strada che collega Pallagorio a San Nicola Dell’Alto. Francesco Raffa con un’evidente ferita al collo, era nella sua auto, un pick-up della Suzuki, riverso sul lato guida; il figlio, invece, colpito all’addome, era all’esterno del mezzo.

L’indagine è consistita in scrupolosi rilievi effettuati sulla scena del crimine e a casa dell’autore, l’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza e di un’efficace attività informativa a livello locale. Ad inchiodare Lerose la testimonianza di alcuni cacciatori, appostati in zona che, nell’udire le urla del giovane e colpi d’arma da fuoco, allertarono i carabinieri. Secondo le testimonianze, raccolte nell’immediato, il giovane ferito avrebbe urlato “Annunziato mi stai ammazzando”. A distanza di cinque ore, dal duplice omicidio, i militari, erano nell’abitazione dell’uomo per raccogliere ulteriori prove inviate ai Ris di Messina.

Per quanto riguarda il movente, sempre secondo gli inquirenti, Lerose aveva premeditato l’omicidio perché già da tempo serbava rancore nei confronti delle vittime, ritenute colpevoli di non essersi, alcuni anni prima, adoperate ad aiutarlo per individuare i responsabili del furto di un attrezzo agricolo che gli era stato sottratto. Poi si sarebbero verificati dissidi riconducibili a problematiche legate ai terreni.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Lerose, conoscendo le abitudini delle vittime, predisponeva un fucile calibro 12 e lo riponeva all’interno della propria autovettura. Tramite una strada isolata, giungeva nei pressi dell’azienda agricola dei Raffa, occultava il proprio veicolo e a piedi raggiungeva il luogo in cui i due allevatori, a bordo della loro Suzuki Samurai, risalivano la strada che dalla loro azienda porta al cancello che ne delimita l’accesso. Quando Francesco Raffa, alla sua vista, arrestava il veicolo e abbassava il finestrino (verosimilmente per chiedergli cosa volesse) Lerose prima puntava il fucile contro di lui, esplodendo tre colpi, e successivamente, quando Saverino Raffa, già ferito, scendeva dal mezzo per cercare di guadagnare la fuga, lo raggiungeva e gli esplodeva contro due colpi mortali.

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