Contrasto alle violazioni ambientali nella terra dei fuochi

di Redazione

Napoli. Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo sul rispetto della normativa ambientale, nell’ultimo mese i militari dei NOE di Napoli, Salerno e Caserta hanno intensificato i controlli sulle aree di stoccaggio, impianti di trattamento rifiuti, aziende operanti nei settori delle materie plastiche, chimiche, di produzione di materiale ferroso, deposito giudiziario, lavanderia industriale ed officine meccaniche nelle provincie di competenza con particolare riferimento alla c.d. “Terra dei Fuochi”.

A conclusione delle operazioni sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 14 persone tra titolari, amministratori e gestori di aziende\imprese responsabili di gestione illecita, abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, realizzazione di discarica abusiva, ed inosservanza o assenza delle previste autorizzazioni alle emissioni in atmosfera e scarico reflui, ipotesi delittuose previste dal Codice dell’Ambiente per le quali sono previste sanzioni penali ed ammende pecuniarie. Numerose le attività di polizia giudiziaria significative operate nelle province interessate dai controlli.

In particolare, a Marcianise (Caserta) i militari del NOE hanno posto sotto sequestro un’area di pertinenza di un’azienda operante nel settore del recupero dei rifiuti, utilizzata per lo stoccaggio di diverse tipologie di rifiuti pari a 100 mc ed a Vairano Patenora (Caserta) un capannone di circa 250 mq. adibito ad attività di officina meccanica, al cui interno erano ammassati rifiuti speciali pericolosi costituiti da batterie al piombo esauste, oli esausti e materiali ferrosi. In San Giuseppe Vesuviano (Napoli) è stato accertato un illecito smaltimento di rifiuti da parte di una ditta, operante nel settore del  “confezionamento di indumenti tessili”, costituiti prevalentemente da imballaggi, guaine bituminose, scarti di lavorazione, materiale da demolizione e costruzione. A Sant’Anastasia (Napoli) è scattato il sequestro preventivo di un’area pavimentata parzialmente coperta di circa 3.000 mq., di n.17 cassoni scarrabili e vari big bag contenenti complessivamente circa 500 mc di rifiuti di materiale plastico e rifiuti in legno, nonché di n. 3 macchine operatrici. Ulteriore sequestro è stato operato in Sicignano degli Alburni (Salerno) ed ha riguardato un deposito giudiziario.

Il suolo dell’area adibita alla custodia dei veicoli e senza alcuna protezione, erano ammassate oltre 200 carcasse arrugginite di autoveicoli non bonificate, oli esausti ed altri materiali ferrosi che esposti direttamente all’azione delle precipitazioni atmosferiche causavano l’inquinamento delle falde acquifere sottostanti mentre a Nocera Inferiore (Salerno) è stata individuata un’area situata in zona agricola adibita allo stoccaggio abusivo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi costituiti da materiali ferrosi, veicoli fuori uso ed imballaggi in plastica. Apposti i sigilli anche ad uno stabilimento produttivo esercente l’attività di ricostruzione, montaggio e vendita di pneumatici sito adAngri (Salerno) ove sono state rilevate gravi violazioni in materia ambientale riferite all’assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, nonché delle autorizzazioni allo scarico dei reflui industriali, immessi direttamente nella fognatura comunale.

Complessivamente, il valore dei sequestri operati ha pertanto superato i 12 milioni di euro ed ha riguardato inoltre numerosi  depositi di rifiuti, condotte di scarico, vasche di deposito reflui, e nei casi più gravi, interi impianti di produzione\aziende, dei quali è stata sospesa temporaneamente l’attività.

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