Allagamenti tra Gricignano e Carinaro: al via pulizia dell’Alveo Annarosa

di Antonio Taglialatela

Una riduzione del rischio di allagamenti sui territori di Gricignano e Carinaro in coincidenza delle forti piogge. E’ quella che si prevede con l’intervento di pulizia, iniziato lo scorso 6 marzo, del cosiddetto “Alveo Annarosa”, il collettore che attraversa l’area campestre di Gricignano, in località Boscariello, nelle vicinanze della cittadella americana Us Navy, al confine con Succivo. Con la rimozione, da parte degli operatori della Regione Campania, della fitta vegetazione che ormai ostruiva l’intero percorso del canale, quest’ultimo riacquisterà la funzione di far defluire le acque piovane in eccesso provenienti dalle reti fognarie del centro abitato.

A renderlo noto è l’ingegner Davide Ferriello, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Carinaro e fino a poche settimane fa anche di Gricignano, che, insieme alle amministrazioni dei due comuni, ordinarie e straordinarie, che si sono susseguite nell’arco degli ultimi due anni, oltre che con gli amministratori di Aversa e Teverola e i rappresentanti di Regione Campania e Prefettura, ha tenuto diversi vertici e sopralluoghi per risolvere l’annoso problema degli allagamenti nell’agro aversano. In primis, si è fatta luce sulla proprietà dell’alveo. Dall’analisi della legge regionale numero 16 del 12 agosto 1988, è emerso che la Regione Campania negli anni aveva ceduto i tratti fognari ai consorzi di bacino, tranne alcuni, compreso proprio l’alveo Annarosa. Pertanto, è la Regione l’ente che ha la responsabilità della manutenzione del collettore, fino ad oggi mai effettuato, come dimostrano le condizioni in cui si trovava il percorso dell’alveo.

L’intervento di bonifica in atto, tuttavia, rappresenta solo un primo step, dal momento che, come già valutato in occasione delle riunioni tra amministratori e tecnici, è probabile che risulti necessario un intervento radicale con la realizzazione di un nuovo alveo per deviare il flusso d’acqua piovana nei Regi Lagni, bypassando i sistemi fognari dei comuni interessati, incapaci, pur con regolare manutenzione e pulizia, di contenere le ormai famigerate “bombe d’acqua”.

IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA (immagini del collettore prima e durante la bonifica)

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