Aversa, il gruppo Zingaretti chiede assemblea Pd e auspica fine “Sindrome del Marchese del Grillo”

di Redazione

In vista delle prossime elezioni amministrative, il gruppo “Con il lavoro per Zingaretti” di Aversa reitera la richiesta di assemblea cittadina, già formalmente avanzata il 12 marzo scorso, nella quale discutere il programma politico (questo sconosciuto!) sulla base del quale il candidato sindaco deve impegnarsi a governare, le liste in appoggio al candidato sindaco e i criteri di composizione delle stesse, che come abbiamo già avuto modo di affermare, riteniamo siano prioritarie rispetto alla scelta del nome, quantunque anch’essa importante.

Auspichiamo che il segretario e il presidente del Pd di Aversa, indichino la richiesta assemblea entro tre giorni da oggi e che essa si svolga entro e non oltre sette giorni da oggi, al fine di avviare un confronto franco, serio, costruttivo ed unitario circa le prossime elezioni amministrative. In mancanza, provvederemo all’autoconvocazione assembleare nelle forme e nelle modalità previste dal Regolamento e dallo Statuto del nostro partito.

Riteniamo, inoltre, che l’accorato appello alla partecipazione rivolto dal presidente Pd di Aversa, Elena Caterino, alle associazioni, ai sindacati, alla società civile, sia da inserire in una discussione più ampia come quella appunto assembleare. Tale appello conferma quanto noi sosteniamo e cioè che la discussione deve avere ampia partecipazione, nelle modalità regolamentari previste dal Regolamento e dallo Statuto del Pd. Tuttavia, oggi esso è tardivo e sembra un mezzuccio, un paravento grazie al quale tentare, ancora una volta, di occultare chi decide e i criteri in base ai quali decide. L’opposizione amministrativa non può essere silente sulle tematiche strettamente correlate alla qualità della vita dei cittadini aversani e ridursi ad una mera somma algebrica dei consiglieri pro o contro il sindaco, come è avvenuto in questi anni.

Ripetiamo ancora che la dilazione eccessiva dei tempi e il procrastinare la decisione politica, nell’ottica tattica di una “emergenzialità decisionale”, avrebbe come sola conseguenza la restrizione degli spazi di partecipazione e l’annullamento del confronto democratico, con il rischio di mancare l’obiettivo prioritario: vincere le elezioni amministrative con una coalizione forte e con un candidato sindaco unitario.

Un’ultima puntualizzazione. Il gruppo “Con il lavoro per Zingaretti”, in considerazione della fase pre-elettorale che il Pd vive ad Aversa, non ha posto all’ordine del giorno il rinnovo degli organismi dirigenti del circolo Pd di Aversa, essendo gli organismi dirigenti eletti nello scorso congresso, decaduti. Il segretario e il presidente del Pd di Aversa, stanno svolgendo le loro mansioni in una sorta di autoprorogatio, non si capisce autorizzata da chi. Essi a seguito del nuovo tesseramento e delle Primarie del 3 marzo avrebbero dovuto indire un’assemblea cittadina degli iscritti in cui nominare i nuovi organismi dirigenti. Nulla vieta che essi vengano rieletti ma, in politica, la forma è sostanza. E la sostanza implica che gli atti politici compiuti in questa sorte di limbo, possano essere facilmente invalidati. Le primarie del 3 marzo hanno spazzato via il renzismo e, soprattutto, la connaturata arroganza dovuta alla “sindrome del Marchese del Grillo”: auspichiamo vivamente che i nostri interlocutori ne abbiano preso coscienza.

Il gruppo “Con il lavoro per Zingaretti” di Aversa

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