Frignano, il ricordo del dottor Lello Pesce: padre e medico esemplare, promotore di cultura

di Redazione

Anche se a distanza di oltre un mese, ci sovviene in mente il ricordo di un amico professionista che ha lasciato nei cuori di molti un vuoto incolmabile. A volte c’è bisogno di tempo prima che si possa parlare di una persona che non c’è più, il trapasso comunque distoglie gli animi di molti, rimanendo atterriti e perplessi alla sola notizia della sua dipartita.

Stiamo parlando del medico endocrinologo Lello Pesce, originario di Frignano, esemplare padre, marito e amico di tanti. Insieme alla moglie Giovanna Sabatino ha vissuto appieno il significato dell’associazionismo, in quanto membri attivi della Pro Loco di Frignano, con dei continui incontri sociali insieme alle altre Pro Loco dell’agro aversano al fine di promuovere una rete promotrice di cultura, arte e tradizioni in una terra che ha tanto bisogno di una rivalorizzazione.

Considerando la difficoltà dei nostri tempi, è forse impossibile giungere ad un radicale cambiamento ma il solo tentativo di esserci per gli altri ha fatto di Lello Pesce un uomo di estrema sensibilità e altruismo, con una immensa capacità di intuire le necessità ed i bisogni del prossimo, per il bello della condivisione e con la continua speranza di cercare di riformulare una realtà a misura di valori e cordialità, a discapito di un fare alquanto vano che pervade i nostri territori.

Chi è stato Lello Pesce per la moglie Giovanna e i suoi figli? Un marito ed un padre esemplare, un professionista sempre a disposizione degli altri, un cantante ‘insolito’ che ha anche pubblicato un album. Proprio nell’agosto del 2018 si è esibito nella sua abitazione estiva, a Baia Domitia, dove ha simpaticamente interpretato canzoni di grandi autori, con la compartecipazione di tutto il pubblico astante. Il video ce lo faceva già un po’ vedere, seppur meno ilare rispetto al solito. Ma questo è l’atteggiamento dei grandi. Quello di lasciare una traccia indelebile anche aldilà della vita affinché, in sua materiale assenza, i suoi affetti possano ricavarne un significativo insegnamento di condotta comportamentale: “La vita è un dono e bisogna assaporarla fino all’ultimo momento. Sprecare gli attimi è un atto ingeneroso nei confronti di Dio”. E allora: che Dio lo accolga nell’Alto dei Cieli. Riposa in pace, caro Lello.

inviato da Ilaria Rita Motti

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